Elon Musk liquida con una mail il Comitato per la sicurezza del social. E oscura i post dei contestatori

Altri messaggi d’odio, come quello scritto dal patron di Tesla e indirizzato all’immunologo Fauci, rimangono invece in bella vista

Elon Musk sta apportando radicali modifiche a Twitter da quando ha conquistato il possesso della piattaforma, ma è ancora dubbio se questi cambiamenti renderanno il social più sicuro e civile. Poche ore fa è stato smantellato all’improvviso il Trust and Safety Council, il comitato per la sicurezza del social. I suoi quasi 100 consiglieri sarebbero stati liquidati con una mail il cui oggetto era «Grazie». In cui venivano informati che il comitato non era più «la struttura migliore» per ottenere «valutazioni indipendenti sui nostri prodotti e sulla politica di sviluppo della piattaforma». Firmato: «Twitter».


Un’ora prima

Il tutto, secondo quanto riporta il Washington Post, a distanza di un’ora da un meeting fissato su Zoom con i dirigenti dell’azienda per discutere i recenti sviluppi. Il Comitato interno per la fiducia e la sicurezza era stato creato nel 2016, con l’obiettivo di osteggiare lo sfruttamento minorile, i discorsi di odio, il suicidio e altri problemi sulla piattaforma. Di esso facevano parte esperti e organizzazioni indipendenti, che negli anni ha lavorato per garantire la libertà di espressione e la sicurezza sulla piattaforma. Nel frattempo, a discutibili ritorni di profili precedentemente bannati, come quello di Donald Trump, si alternano censure altrettanto controverse.


Tra censura e «libertà d’espressione»

Come il temporaneo oscuramento del profilo di Jack Sweeney, studente americano che aveva creato un account con cui tracciava i voli del jet privato di Musk. Avrebbe ricevuto un’e-mail che lo informava di essere stato, in gergo tecnico, “shadowbannato“. Una pratica usata in passato per silenziare account di estrema destra o propagatori di messaggio d’odio e razzisti. E contro cui Musk si era schierato apertamente e a più riprese, difendendo «l’assoluta libertà d’espressione». Intento che stride anche con un altro oscuramento, quello di un video in cui il sedicente liberale veniva fischiato per la prima volta pubblicamente, in occasione di una sua apparizione sul palco del comico Dave Chapelle.

La querelle con Fauci

Un’ondata di disapprovazione così intensa che Chapelle aveva commentato, di fronte all’imbarazzo del miliardario: «Sembra che qui tra il pubblico ci siano quelli che hai licenziato». E mentre vengono censurate le manifestazioni di dissenso che mettono in cattiva luce Musk, alcuni messaggi d’odio rimangono in bella vista. Come quello scritto di suo stesso pugno e rivolto all’immunologo della Casa Bianca Anthony Fauci. Il patron di Tesla si era dichiarato apertamente contro la politica del lockdown per prevenire i contagi. Domenica ha usato il nome di Fauci per farsi beffe della comunità Lgbtq+, che sottolinea l’importanza dei pronomi per identificare l’identità di genere. «I miei pronomi sono ‘incriminate/Fauci’», era stata la provocazione. Fauci aveva preferito non commentare. Adesso Jack Sweeney ha comunicato che il suo account è ritornato visibile. Ma ora sa di essere sotto osservazione da parte del proprietario di Twitter.

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