Alghero, un operatore ecologico spara a due colleghi e si uccide

Colpiti alle gambe prima del suicidio

Uno spazzino di Alghero ha sparato alle gambe di due colleghi nell’ecocentro comunale in via degli Artigiani. Poi si è seduto, ha rivolto l’arma contro sé stesso e si è tolto la vita. L’uomo si chiamava Antonio Urgias e aveva 42 anni. L’operatore ecologico, per ragioni ancora sconosciute, se l’è prima presa con altri due spazzini. Solo grazie all’intervento di un terzo non li ha uccisi. Poi si è sparato alla testa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il personale del 118. L’operatore viveva da solo in un alloggio di fortuna. Secondo le prime indagini aveva avuto di recente problemi al lavoro, che riguardavano la modalità di svolgimento delle sue mansioni. L’uomo era addetto alla raccolta porta a porta. Questa mattina si trovava nell’Isola ecologica di Ungias/Galantè, adibita al conferimento per tutte le frazioni di rifiuti domestici della città di Alghero e delle sue frazioni. I feriti sono il capo del cantiere dell’Isola ecologica dove è accaduto il fatto, Ivan Cherchi, e il suo stretto collaboratore. Il sindaco di Alghero Mario Conci si è detto sconvolto per la tragedia: «Ho sentito il responsabile della società che gestisce il servizio per dare anche supporto alle famiglie coinvolte in questo fatto di sangue – ha detto – ci saranno accertamenti, ma probabilmente il tutto è frutto di un qualche disagio che andrà ricercato».


Leggi anche: