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Giorgia Meloni non è baciata dalla fortuna. Male la Lotteria Italia, buco grande da giochi e scommesse

05 Gennaio 2023 - 15:37 Fosca Bincher
Il crollo delle vendite ha battuto anche quello relativo al 2020, anno della pandemia. E il problema può pesare sulle casse dello Stato

Non sembra baciata dalla fortuna Giorgia Meloni: alla vigilia dell’estrazione dei biglietti vincenti la prima lotteria Italia è andata maluccio per il governo in carica. La prima stima è stata quella di una vendita di 400 mila biglietti in meno rispetto all’anno scorso che, dopo il crollo del 2020 per la pandemia, era stato già l’anno peggiore della storia. In sé si tratterebbe di una contrazione di 2 milioni di euro per le entrate del governo, cifra importante ma non così rilevante. Il problema però è quello delle aspettative: si pensava, infatti, che gli italiani tornassero ad acquistare quei biglietti come negli anni migliori. In legge di bilancio era stata inserita una cifra piuttosto alta di incasso: 50 milioni lordi (vanno poi detratti premi e spese di produzione e distribuzione). La stessa cifra è stata confermata dal governo per il 2023 nella Legge di bilancio appena approvata. I biglietti venduti al costo unitario di 5 euro sono stati però appena 6 milioni, e l’incasso lordo sarà quindi attorno ai 30 milioni di euro. Il buco contabile diventa quindi più rilevante – intorno ai 20 milioni di euro- e avrebbe bisogno di essere compensato da un maggiore incasso relativo alle altre voci di entrata che comprendono i gratta e vinci, il lotto tradizionale, il bingo e i proventi da scommesse pubbliche. I conti definitivi per il 2022 non ci sono ancora, il rischio però è che anche qui il piatto pianga e versi molte lacrime. Il governo di Mario Draghi a fine 2021 aveva previsto incassi complessivi da giochi e scommesse di Stato per 23 miliardi e 37 milioni di euro. Il nuovo governo Meloni, guardando i dati degli incassi provvisori effettivi nel 2022, ha corretto quella cifra in 21 miliardi e 37 milioni di euro. Una differenza di 2 miliardi che allora sì, è piuttosto importante, anche per le casse pubbliche…

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