Ecobonus 2023, martedì il via alle domande. Chi ne ha diritto e come fare richiesta

630 milioni di euro i fondi a disposizione per incentivare l’acquisto di mezzi meno inquinanti. Il contributo può variare da 2 mila a 5 mila euro

Meno due. Martedì 10 gennaio è il giorno dell’Ecobonus. A partire dalle 10 del mattino sarà possibile fare richiesta del sussidio volto a rinnovare il parco auto, moto, e veicoli commerciali in circolazione sul portale del Mise. Per il 2023 sono stati stanziati 630 milioni di euro da usare per l’acquisto di mezzi nuovi. Il contributo può variare da un minimo di 2mila a un massimo di 5mila euro e a beneficiarne sono le persone fisiche che «acquistano in Italia, anche in leasing finanziario, auto, motocicli e ciclomotori mantenendo la proprietà per almeno 12 mesi», si legge sul sito del ministero. Inoltre, viene fatto presente che chi ha un Isee inferiore a 30 mila euro, e tra il 4 ottobre e il 31 dicembre 2022 ha acquistato un veicolo con emissioni fino a 60 g/km CO2, può richiedere un aumento dell’importo. In generale, i veicoli acquistati non possono avere una classe di emissioni inferiore all’Euro 6. Inoltre, il loro prezzo non può superare i 35 mila euro per quelli che producono fino a 135g/km di CO2 e 45 mila euro per quelli che ne producono tra 21 e 60g/km. Per i motocicli non ci sono quantità-limite di emissioni, ma devono essere nuovi e almeno Euro 5. Per i veicoli commerciali, invece, il bonus si applica solo ai mezzi elettrici acquistati dalle Pmi.


Come richiedere l’Ecobonus

A richiedere il bonus sono i rivenditori e i concessionari, che per ciascun veicolo devono fare domanda sul portale del ministero. Questa viene accettata in base alla disponibilità dei fondi. A quel punto, quando il cliente effettua l’acquisto, il concessionario sconta l’importo del bonus dal prezzo da pagare. Sarà poi il costruttore o l’importatore del mezzo a rimborsare il concessionario, per richiedere il recupero del contributo tramite credito d’imposta.


Come sono divisi i fondi

Questi sono così suddivisi: 15 milioni sono riservati ai veicoli commerciali; 40 milioni andranno ai motocicli, 5 ai non elettrici e 35 agli elettrici. La restante parte (575 milioni) è destinata alle auto. Nello specifico:

  • 190 milioni per veicoli con emissioni comprese nella fascia 0-20 grammi di anidride carbonica, ovvero quelli elettrici
  • 235 milioni per veicoli on emissioni comprese nella fascia 21-60 grammi di anidride carbonica per chilometro, ovvero gli ibridi plug – in.
  • 150 milioni per veicoli con emissioni comprese nella fascia 61-135 grammi di anidride carbonica per chilometro.

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