La scomparsa di Angela Celentano e le indagini riaperte: «È in Turchia, un uomo l’ha rapita e la spaccia per sua figlia»

La Gip dà sei mesi ai pm: una donna, Vincenza Trentinella, ha testimoniato che la ragazza si trova sull’isola di Bukuyada

Angela Celentano è scomparsa all’età di 3 anni il 10 agosto1996 mentre era in gita con i genitori Catello e Maria sul monte Faito. Si trovava insieme ad altre due sorelle (Rossana e Naomi) e ad altre famiglie della stessa comunità evangelica. La gip di Napoli Federica Colucci ha chiesto di continuare a indagare sull’ipotesi che la bambina sarebbe stata rapita e oggi vivrebbe sull’isolotto di Buyukada in Turchia. Si tratta della cosiddetta “pista turca” sulla scomparsa nata dalla testimonianza della signora Vincenza Trentinella. Secondo la quale un prelato chiamato Don Augusto le avrebbe rivelato la confidenza ricevuta da una donna durante una confessione.


La testimonianza

Trentinella, secondo il racconto dei verbali d’indagine sul Corriere della Sera, dice di aver viaggiato fino alla Turchia per accertare la verità. E ha messo a verbale una fotografia della presunta Angela insieme al suo racconto. In base al quale oggi Celentano vivrebbe sull’isolotto con un uomo che crede suo padre. E che la signora Vincenza avrebbe incontrato in uno studio veterinario. Secondo la giudice per le indagini preliminari nella storia permangono elementi di dubbio. I pubblici ministeri avranno sei mesi di tempo per fugarli. Trentinella aveva dato agli investigatori anche il nome del presunto finto padre di Angela Celentano. Si chiamerebbe Fahfi Bey. La donna ha consegnato agli inquirenti un numero di telefono che lo stesso Bey aveva scritto su un bigliettino.


Fahfi Bey o Fahri Dal?

La magistratura italiana manda una richiesta di interrogatorio nei confronti della persona che ha in uso l’utenza telefonica. Che però si chiama invece Fahri Dal. E lascia utilizzare il suo studio all’altra persona. La signora Trentinella sostiene di aver incontrato Fahfi Bey con la scusa di far visitare un gattino. Il signor Fahri Dal dice di non ricordare la circostanza. E nell’annotazione di fine rogatoria c’è scritto che quell’uomo è invece Bey. Un nuovo numero di telefono è assegnato proprio a quest’ultimo. Questo, secondo la giudice, vuol dire che quella persona esiste. E quindi è stato interrogato l’uomo sbagliato. Questo porta le indagini a ricominciare.

L’avvocato della famiglia

L’avvocato Luigi Ferrandino, legale della famiglia Celentano, dice all’agenzia Ansa di aver appreso dai giornali la notizia della riapertura dell’inchiesta. «Ho avvertito subito la famiglia. Non erano al corrente di questa indagine. Ho appena contattato Catello Celentano il quale mi ha ribadito la fiducia nell’avvocato e anche negli inquirenti. Abbiamo appreso dalla stampa dell’esistenza di un’ indagine della Procura di Napoli. La speranza è sempre viva e la famiglia si auguriamo che questa nuova inchiesta possa darci notizie certe su Angela».

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