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Olimpiadi 2026, Malagò sulla minaccia d’addio all’Italia di Arianna Fontana: «Amareggiato, mi aspetto una chiamata»

25 Gennaio 2023 - 19:40 Redazione
Nel post su Instagram la premiatissima campionessa di pattinaggio ha parlato di «fiducia irrecuperabile» con la Federghiaccio, ipotizzando un trasferimento negli Usa

«Sono profondamente amareggiato», così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commenta le dichiarazioni rilasciate poche ore fa dalla campionessa di pattinaggio Arianna Fontana. Tramite un post Instagram la più medagliata di sempre ai Giochi olimpici ha minacciato di lasciare l’Italia, parlando di una «fiducia irrecuperabile» con la Federghiaccio e gettando così ombre sulla sua prossima partecipazione a Cortina 2026 con la maglia del nostro Paese. «Arianna sa quanto le sono stato vicino in tutti questi anni, sin dalla mia elezione a presidente del Coni attraverso riunioni e contatti costanti», ha spiegato Malagò, «e ricordo che l’ho incontrata lo scorso 11 gennaio a Milano, quando mi è venuta a trovare con Anthony nella sede di Milano-Cortina». Il presidente fa riferimento anche al marito-allenatore di Fontana, Anthony Lobello, statunitense. È proprio negli Usa che la pattinatrice starebbe pensando di trasferirsi. Non a caso le parole pubblicate nel post social: «Ho deciso di aggregarmi al viaggio che Anthony aveva già in programma qui per vedere cosa hanno da offrire gli Stati Uniti e Salt Lake City nel caso dovessi continuare il mio viaggio olimpico. Vorrei ringraziare gli allenatori e i gruppi d’allenamento con cui ho pattinato mentre ero qui. Grazie per aver accolto me e il mio allenatore a braccia aperte».

Malagò si dice amareggiato dalle frasi lette sui social e risponde tornando al momento dell’incontro con i due, non molto tempo fa: «In quell’occasione abbiamo parlato dettagliatamente di tanti temi che riguardano lei e suo marito, da adesso fino al 2026, e successivamente ho condiviso i contenuti con la Federazione e il suo presidente Gios. Non voglio aggiungere altro per rispetto alla straordinarietà dell’atleta», conclude il presidente, «però onestamente, non solo in qualità di presidente del Coni ma a livello umano e in nome del rapporto personale e dell’affetto che mi lega a lei e che tutti conoscono, mi sento di dire che sono rimasto sinceramente molto dispiaciuto per quello che ha dichiarato. Mi aspetto che mi chiami per chiarire».

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