L’assalto degli ex parlamentari ai carnet omaggio dell’Alta velocità: 30 su 38 eletti eletti con il M5S

Tra i beneficiari, un onorevole che dalle dimissioni di Draghi a ottobre si è fatto staccare carnet per un valore di 11 mila euro

Un’incetta di carnet per l’alta velocità, per cercare di portarsi a casa uno degli ultimi benefit da deputati. La corsa all’agenzia viaggi Carlson Wagonlit, convenzionata con la Camera, ha visto protagonisti quegli onorevoli convinti che non sarebbero stati rieletti. Così, dalla fine del governo Draghi all’insediamento del nuovo parlamento, si sono fatti emettere a proprio nome biglietti di treni per un valore complessivo che si avvicina ai 100 mila euro. Ne scrive il Foglio, senza però fare i nomi dei parlamentari dediti a questa pratica consentita, ma non proprio dignitosa. Si tratta di 38 eletti, di cui 30 candidati nel 2018 nelle file del Movimento 5 stelle, cinque provenienti dalle liste del Partito democratico – di cui quattro passati con Italia Viva -, due leghisti e un esponente di Fratelli d’Italia. Tre mesi di assalto agli sportelli dell’agenzia viaggia, da fine luglio, quando Mario Draghi si è dimesso, a metà ottobre, quando si è insediato il nuovo parlamento. Il Foglio riporta il caso di un onorevole ligure che ha chiesto di emettere a suo nome, nel mese di ottobre, carnet per 3.888 euro. C’è il deputato romano che, sul finire del suo mandato, si è fatto staccare ticket andata e ritorno sia con Italo che con Trenitalia per un totale di 1.345. Ma il più paradossale dei casi riguarda un parlamentare piemontese, noto per le sue battaglie No Tav: 11.226 euro totali di carnet, 7.267,5 emessi a luglio, 2.047,5 ad agosto, 1.365 a settembre e il resto a ottobre. Complessivamente, negli ultimi tre mesi della legislatura, la spesa per i biglietti dei treni a bilancio della Camera è stata pari a 82.520 euro, di cui 50.740,5 solo a ottobre. Gli uffici di Montecitorio, notata l’anomalia, hanno telefonato ai diretti interessati avvisandoli che il loro diritto a viaggiare gratis sarebbe decaduto con l’inizio della nuova legislatura. Alcuni deputati – ormai ex – hanno restituito i carnet. Altri, a quanto risulta al Foglio, continuano a utilizzarli tutt’oggi.


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