Aggrappati agli autobus in movimento: un nuovo episodio di «bus surfing» in provincia di Lodi – Il video

La protesta degli automobilisti: «Non possiamo aspettare che succeda una tragedia: qualcuno intervenga»

Saltare sugli autobus in movimento e restare aggrappati in maniera precaria, mentre un amico riprende la scena. È questa la nuova “bravata” – chiamata bus surfing – che sta spopolando tra i ragazzi della provincia di Lodi. Dopo il caso della scorsa settimana, quando un ragazzo era rimasto aggrappato al retro di un autobus per circa sette chilometri, partendo da Pieve Fissiraga, altri gesti simili si sono moltiplicati negli ultimi giorni sempre nel Lodigiano. Nel video, diventato virale sui social network, si vede il giovane sbucare dai cespugli, avvicinarsi al pullman in sosta alla fermata e aggrapparsi al veicolo sfruttando il paraurti come appoggio per i piedi, restando in equilibrio dopo la partenza del mezzo. Il protagonista di questo gesto, scrive Corriere Milano, è stato poi individuato dai carabinieri e dalla polizia locale.


Le proteste degli automobilisti

Gli automobilisti delle altre vetture, ma anche gli stessi conducenti degli autobus raccontano al quotidiano locale di essere preoccupati per l’incolumità dei ragazzi e per gli altri conducenti che percorrono lo stesso tratto di strada nel Lodigiano. «Il nostro timore più grande è che qualcuno si possa fare male – sottolineano gli autisti della tratta tra Lodi e Pavia -. Non possiamo aspettare che succeda una tragedia per capire cosa fare, qualcuno intervenga». Da qui l’appello del sindacalista Giuseppe Iamundo, segretario della Faisa di Lodi, che chiede controlli a tappeto per riuscire «ad arginare il problema. Le aziende – continua Iamundo su Corriere Milano – che gestiscono il trasporto pubblico locale nel territorio sono informate del fenomeno. Il rischio di farsi male è enorme. I casi di bus surfing si stanno moltiplicando soprattutto dopo l’episodio diventato virale del 20 gennaio», conclude. 


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