Bari, tifosi in rivolta contro l’ingaggio di Portanova, condannato per violenza sessuale di gruppo: «Mai nella nostra squadra»

Il centrocampista del Genoa vicinissimo ai pugliesi per la seconda parte della stagione. Ma la piazza barese si mette di traverso

Sono le ultime ore della sessione di calciomercato, che si chiude oggi 31 gennaio. Ore frenetiche come sempre, ma ancora di più per una squadra: il Bari. Il motivo è presto detto: la squadra del capoluogo pugliese, che lotta per la promozione in Serie A dall’attuale quinto posto in Serie B, è arrivata molto vicino ad ingaggiare Manolo Portanova, centrocampista in forza al Genoa. Un’ipotesi di acquisto che ha scatenato però la bufera tra i tifosi del club: Portanova, classe 2000, è stato infatti condannato in primo grado a sei anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo. Dal giorno della sentenza, lo scorso 6 dicembre, il giocatore non è più stato impiegato dal Genoa, con gli stessi tifosi del club indisponibili a rivederlo in campo in maglia rossoblu. Fino a sentenza definitiva tuttavia Portanova è in stato di libertà, e si è messo alla ricerca di altra squadra. La stessa Procura Figc ha aperto un fascicolo su di lui per valutare se ci fossero gli estremi per squalificarlo in base all’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, ma la verifica ha dato riscontro negativo. Il Genoa ha così individuato nel Bari una possibile destinazione adatta, essendo il club pugliese interessato ad accogliere il giocatore in prestito per sei mesi. Ma a mettersi di mezzo alla conclusione dell’operazione, prevista per oggi, è stata la tifoseria barese.


Piazza infuriata

«Disdetta immediata da qualsiasi piattaforma se dovesse venire. Polito dimettiti!», si legge sul sito di riferimento solobari.it in uno dei commenti indirizzato contro il presidente della società. E ancora: «Questa operazione fa capire tutto… Siamo messi veramente male»; «Non siamo una comunità di recupero. Portanova restasse al Genoa». La polemica è esplosa anche su Facebook, sulla pagina sessa del club, che lo scorso 25 novembre aveva lanciato una campagna ad hoc contro la violenza sulle donne. «Portanova potrà anche essere un buon calciatore ma se ha commesso quello per cui è stato condannato in primo grado a Bari non sarà mai il benvenuto. Portanova lontano dalla mia città», scrive un tifoso, quando mancano poche ore alla chiusura delle trattative.


Il caso

La condanna di Portanova è legata a un episodio avvenuto nel maggio 2021, quando l’atleta insieme ad altre persone avrebbero abusato di una ragazza nel corso di una festa a Siena, secondo quanto accertato dalla giustizia in primo grado. Dopo oltre un mese ai domiciliari, la misura cautelare era stata revocata e il giocatore era tornato in squadra coi compagni del il Genoa. Fino alla sentenza dello scorso 6 dicembre, arrivata – ironia della sorte – proprio il giorno di San Nicola, patrono di Bari.

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