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Fed, nuovo rialzo dei tassi d’interesse: è il livello più alto dal 2007. Powell: «Contro l’inflazione c’è ancora da lavorare»

01 Febbraio 2023 - 21:13 Redazione
Il presidente della Federal Reserve prevede almeno altri due rialzi entro la fine dell'anno. Secondo gli analisti, la Fed potrebbe arrivare a toccare quota 5%

La Fed ha annunciato un rialzo di 25 punti base dei tassi di interesse, che ora passano dal 4,50 al 4,75%. Si tratta del livello più alto dal 2007 ed è l’ottavo rialzo consecutivo, ma comunque in linea con le aspettative degli analisti che entro la fine dell’anno prevedono si arrivi al 5%. In una nota, la Fed ha spiegato che l’aumento punta a centrare gli obiettivi di massima occupazione e di un’inflazione al 2% con una politica monetaria «sufficientemente restrittiva». L’inflazione negli Stati Uniti ha rallentato la sua corsa, ricorda ancora la Fed secondo cui il merito è anche dei recenti rialzi dei tassi.

L’inflazione rallenta, «ma c’è ancora da lavorare»

«Abbiamo ancora del lavoro da fare sull’inflazione», dice il presidente della Fed Jerome Powell sottolineando che la stabilità dei prezzi è la «base» dell’economia. «Sarà necessaria una politica restrittiva per diverso tempo», dato che «il governo non può proteggere un’economia in default» e per questo è importante disincentivare l’accumulo di debito alzando gli interessi. Powell ne prevede almeno altri due per raggiungere gli obiettivi ed esclude che nel 2023 si possa vedere il primo ribasso. Il presidente ha comunque sottolineato che l’economia mondiale si sta avviando verso una fase deflattiva. Gli Usa dovrebbero continuare a crescere, anche se lentamente.

Perché i tassi di interesse aumentano

In un momento in cui i prezzi sono alti, far aumentare anche quelli dei prestiti può sembrare controintuitivo. Ma quando c’è molto denaro in circolazione e una limitata disponibilità di beni da acquistare, il loro prezzo cresce e il valore del denaro di conseguenza diminuisce. E questa è la situazione in cui si è trovata buona parte del mondo dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e la conseguente carenza di materie prime e idrocarburi. L’aumento dei tassi di interesse è una strategia che le banche centrali – oltre alla Federal Reserve anche la Bce aumentato più volte i tassi di interesse – utilizzano per rallentare l’economia. Rendendo più costoso chiedere soldi in prestito si riduce la quantità di denaro in circolazione. In questo modo la richiesta per i beni diminuisce, e il loro incremento di prezzo (così come la crescita economica nel suo insieme) rallenta. Per lo stesso motivo, un aumento troppo repentino dei tessi di interesse frena rischia di frenare eccessivamente l’economia che viene esposta a un rischio recessione.

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