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Ornela Casassa, l’ingegnera dello sfogo sulle paghe da fame striglia sinistra e sindacati: «Hanno fatto crollare l’asticella dei diritti»

05 Febbraio 2023 - 09:10 Giovanni Ruggiero
La professionista 28enne ligure spiega di non aver mai avuto contatti con i sindacati che «non sanno cosa siano i giovani»

L’ingegnera dello sfogo sulle «paghe da fame», Ornela Casassa, è un po’ stupita dopo che il suo video è diventato virale sui social. Non tanto per la visibilità che quel filmato le ha dato, «tra poco mi supererà il video di una scimmia che fa amicizia con un gabbiano, spero di rifiatare un po’», ma più che altro per lo stupore di chi scopre che ci sono giovani professionisti sottopagati. In un’intervista a Repubblica, Casassa la prende con ironia: «In fondo nel video ho detto che la terra è tonda, mi colpisce il boom mediatico che ha suscitato». 28 anni, ingegnera edile a Genova, oggi dice di essere finalmente riuscita a trovare «un lavoro appagante e in un contesto che mi rispetta come professionista e come lavoratrice. Spero però che le mie parole abbiano piantato un seme nella testa di qualcuno». E quel qualcuno Casassa lo aveva anche citato chiaramente nel suo video, quando invitata i politici di sinistra a smettere di abbassare l’asticella dei diritti.

Già con i sindacati i rapporti sono praticamente nulli, come spiega lei stessa: «Non sono mai venuta a contatto con quel mondo. La maggior parte di noi giovani lavoratori, non solo professionisti, non sa cosa siano». Non ne fa neanche una questione di genere, visto che Casassa racconta come al suo compagno non sia stato riservato un trattamento diverso dal suo: «A me e ai miei amici, compreso il mio compagno, che fa lo stesso mestiere, ed è stato precario, sono accadute le stesse cose. Non credo sia una bella notizia però: non è neppure più un problema di gender gap, perché nel mondo del lavoro c’è ormai un’unica grande categoria, da sfruttare: i giovani».

Nel corso di quella cena parlava alla sua amica, Selena Candia, consigliera regionale di centrosinistra in Liguria. Ed è proprio al mondo della sinistra che l’ingegnera 28enne si rivolge con un altro duro richiamo: «La sinistra dovrebbe avere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori nel suo dna, dovrebbe averli tra i suoi temi fondanti. La sera del video, al tavolo, ci chiedevamo perché la sinistra perda voti e la mia era una risposta. Il tema del lavoro per i giovani è fondamentale, lo dimostra la valanga di commenti che ho ricevuto. Ragazze e ragazzi si sono rispecchiati in me, che ho solo detto, in maniera forse un po’ diretta, come stanno le cose. Non si tratta di trovare una soluzione semplice e veloce. Bisogna cambiare un sistema: la sinistra non avrebbe dovuto lasciar cadere così in basso l’asticella».

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