Fidanzati uccisi a Lecce, confermato l’ergastolo per l’ex coinquilino De Marco. Resterà in isolamento diurno per tre anni

Respinta la richiesta della difesa, che aveva chiesto una nuova perizia psichiatrica sul 23enne, reo confesso dell’assassinio della coppia

La Corte d’assise d’appello di Lecce ha confermato la condanna all’ergastolo per Antonio De Marco, lo studente oggi di 23 anni che la sera del 21 settembre 2020 uccise nel loro appartamento Eleonora Manta e il suo fidanzato Daniele De Santis. De Marco ha confessato la responsabilità dell’assassinio dei due, massacrati con 79 coltellate «perchè erano felici» – l’ammissione. All’epoca dei fatti De Marco aveva 21 anni ed era un ex studente di Biologia all’Università di Lecce. I giudici della Corte d’assise d’appello hanno disposto anche l’isolamento diurno dell’imputato per tre anni. Respinta quindi la richiesta avanzata dalla difesa di integrare la perizia psichiatrica con un nuovo approfondimento peritale per stabilire la capacità di intendere e volere di De Marco. Il 23enne è detenuto nel carcere leccese di Borgo San Nicola e non ha mai presenziato alle udienze del processo. In aula erano presenti invece i genitori delle due vittime.


La ricostruzione dell’omicidio

Antonio De Marco, reo confesso, non ha mai mostrato alcun segno di pentimento per l’omicidio della giovane coppia. Nel corso dell’interrogatorio con il gip, il ragazzo rivelò di aver avuto diverse delusioni d’amore prima del delitto – l’ultima con una ragazza del suo corso universitario omonima della vittima Eleonora. Ma il ragazzo però non ha mai fornito agli inquirenti un valido motivo che lo ha spinto a uccidere i suoi ex coinquilini. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, le due vittime chiesero disperatamente aiuto sull’uscio di casa poco prima di essere uccisi: inutilmente. De Marco li inseguì e poi li colpì per decine di volte con un coltello. Secondo la ricostruzione del processo, i due ragazzi tentarono una disperata fuga lungo le scale del palazzo, ma lì sarebbero stati finiti dal loro carnefice.


La reazione della madre della vittima

«Nessuno mi potrà dare indietro mia figlia, ma oggi Daniele ed Eleonora hanno avuto giustizia. Oggi sono un po’ più felice», ha commentato dopo la sentenza d’appello la mamma di Eleonora Manta, Rossana Carpentieri.

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