Fidanzati uccisi a Lecce, condannato all’ergastolo l’ex coinquilino De Marco

L’omicida, all’epoca dei fatti 21enne, aveva confessato dopo l’arresto. Per gli inquirenti quello contro i due fidanzati uccisi era stato un gesto di «spietatezza e totale assenza di umanità»

La Corte d’Assise di Lecce ha condannato all’ergastolo Antonio De Marco, lo studente oggi di 23 anni che la sera del 21 settembre 2020 ha ucciso Eleonora Manta e il suo fidanzato Daniele De Santis. L’omicidio era avvenuto nell’appartamento delle due vittime in via Montello, dove De Marco era stato ospitato per diversi mesi. I giudici hanno accolto la richiesta della procura che aveva chiesto l’ergastolo per l’imputato, ma hanno respinto l’isolamento diurno per un anno. Assente dall’aula De Marco al momento della lettura della sentenza, ascoltata invece dai famigliari dei due fidanzati di Lecce. L’udienza di oggi 7 giugno era partita con la rimozione di un giudice popolare supplente, dichiarato decaduto per aver rilasciato un’intervista ad alcune tv poco prima della sentenza con una serie di considerazioni personali. Il presidente della Corte Pietro Baffa ha quindi disposto la decadenza per incompatibilità.


All’epoca dei fatti De Marco aveva 21 anni ed era un ex studente di Biologia all’Università di Lecce. Durante l’interrogatorio con il gip, il ragazzo aveva rivelato di aver avuto diverse delusioni d’amore prima del delitto. In particolare l’ultima con una ragazza del suo corso universitario omonima della vittima Eleonora. Il ragazzo però non ha mai fornito agli inquirenti un valido motivo che lo ha spinto a uccidere i suoi ex coinquilini. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, le due vittime hanno chiesto disperatamente aiuto sull’uscio di casa poco prima di essere uccisi, ma De Marco non ha avuto alcuna intenzione di fermarsi. Li ha inseguiti e poi colpiti ripetutamente con un coltello. I due ragazzi hanno tentato la fuga lungo le scale del palazzo, ma sarebbe stato lì che De Marco ha inflitto le ultime coltellate fatali.


Leggi anche: