La farina di insetti e il video del grillo infestato da un parassita

I risultati preliminari suggeriscono che gli insetti potrebbero essere più sicuri di pesci, uccelli e mammiferi

Da quando l’Ue ha approvato la farina di grillo per il consumo alimentare, il web si è scatenato. L’alto contenuto proteico di questo ingrediente è stato oggetto di speculazioni infondate secondo le quali le proteine presenti negli alimenti non possono che derivare dagli insetti, quando in realtà è normalissimo che il cibo ne contenga in proporzioni variabili, dato che si trattano di uno dei macronutrienti fondamentali alla vita umana. Oggi la battaglia contro gli insetti prende una nuova piega. Alcuni utenti sui social condividono il video di una locusta dalla quale viene estratto un verme parassita. E lo fanno per sostenere che gli insetti siano un alimento meno sicuro rispetto a quelli che tradizionalmente fanno parte della dieta “occidentale”. Vediamo nel dettaglio perché questa tesi non regge.

Per chi ha fretta:

  • Alcuni utenti su Facebook suggeriscono che gli insetti siano alimenti più pericolosi rispetto a quelli consumati abitualmente.
  • Per farlo usano il video di un parassita che viveva nel corpo di una locusta.
  • I potenziali produttori di insetti alimentari nell’Ue devono sottostare a rigidi controlli sugli allevamenti, tra cui esami sulla tossicità e sugli elementi contaminanti.
  • Il parassita mostrato non si è rivelato dannoso per gli esseri umani.
  • Non ci sono casi confermati di infezioni trasmesse dagli insetti alimentari agli esseri umani.
  • Risultati preliminari suggeriscono che gli insetti potrebbero essere più sicuri di pesci, uccelli e mammiferi.

Analisi

Di seguito vediamo uno dei post che lanciano l’allarme sulla sicurezza degli insetti come alimenti. Nella descrizione si legge:

Insetti infestati da parassiti allevati all’estero, mescolati con noi come farina nel cibo. Proibito per il bestiame come mangime. Questo è gordius aquaticus, nuova frequenza che ci hanno consigliato di fare…il parassita che guida la cavalletta ad anegarsi per arrivare al pesce è nel nuovo aggiornamento zapper

Il processo di approvazione delle locuste come alimento

Le tre specie di insetti autorizzate dall’Unione Europea per il consumo alimentare umano in diverse forme – la locusta migratoria, la larva gialla della farina, e il grillo domestico – fanno parte della categoria «novel food», per la quale vige un regolamento diverso rispetto a quello dei prodotti alimentari “tradizionali”. Nello specifico ogni potenziale produttore di un novel food deve sottoporre la propria merce ai controlli dell’Ue il cui esito viene poi reso pubblico. In particolare, ad essere analizzate sono la descrizione del processo produttivo, dati analitici sulla composizione dell’alimento, dati analitici sugli elementi contaminanti, stabilità e stato microbiologico, analisi sulla qualità delle proteine e altro ancora.

Per giunta, la possibilità di introdurre le locuste nell’alimentazione degli Europei è passata al vaglio della European Food Safety Authority, che ha dato parere positivo. Non solo, la Commissione Ue si è rivolta poi a un ente terzo che confermasse la valutazione della Food Safety Authority.

Il parassita mostrato non si è rivelato dannoso per gli esseri umani

Per quanto riguarda il parassita mostrato, un verme della genere Gordius, questo vive solamente in ambienti acquatici, dato che lì si svolge parte del ciclo vitale dell’animale, la deposizione e la schiusa delle uova. Va da sé che una potenziale infezione del parassita in un allevamento di insetti potrebbe avvenire solo se l’acqua bevuta da questi non venisse controllata, per diverso tempo. Ci sono pochi casi in cui questi parassiti sono stati ingeriti dagli esseri umani, che comunque non sono considerati degli ospiti adeguati per il loro sviluppo. Anche quando a ingerire il verme fu una bambina coreana di tre anni, il parassita venne espulso vomitando, senza che la piccola accusasse effetti sulla sua salute. In altri casi, il verme è stato trovato nelle feci.

Infezioni trasmesse dagli insetti ingeriti come alimenti? Zero

In effetti, non ci sono casi confermati di infezioni trasmesse dagli insetti alimentari agli esseri umani, come certificato dalla Fao, a patto che questi animali vengano trattati con lo stesso riguardo che si riserva ad ogni altro alimento. «Comparati con i mammiferi e gli uccelli, gli insetti potrebbero avere una possibilità minore di trasmettere infezioni», si legge nel documento dell’organizzazione dell’Onu, che comunque evidenzia la necessità di ulteriori studi. Se nessuna infezione trasmessa dagli insetti è stata mai rilevata negli esseri umani, lo stesso non si può dire degli altri animali che vengono consumati abitualmente. Dalla mucca pazza, all’influenza aviaria, passando per la salmonella e il verme solitario. La lista di agenti infetti presenti in pesci, mammiferi e uccelli che fanno parte della dieta di milioni di persone è lunga.

Conclusione:

Alcuni utenti su Facebook suggeriscono che gli insetti siano alimenti più pericolosi rispetto a quelli consumati abitualmente. In realtà, non c’è nessuna prova di ciò, e anzi, risultati preliminari suggeriscono che gli insetti potrebbero essere più sicuri di pesci, uccelli e mammiferi.

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