Imperia, 32 indagati nell’inchiesta per maltrattamenti nella Rsa. Gli audio: «Deficiente, ti faccio inghiottire tutti i denti»

In dieci tra operatori sanitari e infermieri si trovano agli arresti domiciliari. Gli altri sono stati sospesi dall’esercizio di pubblico servizio

Maltrattati e malmenati dagli operatori sanitari che avrebbero dovuto prendersi cura di loro. Così l’inchiesta sulla Rosa Le Palme ad Arma di Taggia, in provincia di Imperia, Liguria, si chiude con 32 indagati, 24 dei quali raggiunti da misure cautelari. L’operazione Praesidium della Guardia dI Finanza ha permesso di smascherare la serie di maltrattamenti da parte di infermieri e operatori nella residenza per anziani. Dalle indagini eseguite con l’aiuto di intercettazioni telefoniche e ambientali audio e video sono emerse gravissime mancanze nell’offerta dei servizi essenziali agli ospiti della struttura: dalla somministrazione assente dei pasti al cambio di postura, oltre che a vere e proprie aggressioni verbali e fisiche sugli anziani, spesso oggetto di insulti e percosse. Dieci soggetti risultano agli arresti domiciliari, mentre gli altri 14 indagati sono stati raggiunti dalla misura cautelare della sospensione dall’esercizio di pubblico servizio, sei di loro per un anno intero, gli altri 8 per sei mesi. «Le modalità odiose dei reati loro ascrivibili e l’indole prevaricatrice e violenta ripetutamente manifestata da gli indagati rendono molto probabile la reiterazione di reati contro la persona anche al di fuori dell’ambiente di lavoro», ha spiegato il gip Massimiliano Botti nel motivare gli arresti domiciliari, «e indipendentemente dalla prestazione di attività socio-assistenziale a favore di strutture pubbliche o private».


«Ti faccio inghiottire i denti»

«E continua a cantare finché non ti do una manata in mezzo ai denti e te li faccio inghiottire». Questa è soltanto una delle frasi con cui gli operatori socio sanitari indagati si rivolgevano agli ospiti della Rosa di Taggia. Audio che arrivano dalle intercettazioni effettuate dagli inquirenti e che hanno portato alla conclusione delle indagini con 32 indagati. «La degente viene momentaneamente lasciata in piedi vicino al letto», si legge negli atti, «la stessa non rimanendo ferma riceve più volte rimproveri dalla oss e in ultimo le grida: “Mo’ ti do una testata in mezzo agli occhi che vedi come la smetti'”». Il documento parla poi di «anziani più volte insultati e umiliati», come nel caso in cui «la stessa imputata, dopo aver fatto sedere la degente sul letto, la fa rialzare per abbassarle i pantaloni, dopodiché, la scaraventa sul letto esclamando: “La ciolla che sei. Con me non si scherza”». A quel punto l’anziana avrebbe continuato a cantare, scatenando ulteriormente le ire dell’operatrice:«Basta! Deficiente! Sei proprio una napoletana cretina». Le pagine vanno avanti raccontando anche il caso del cambio di pannolino di un’altra ospite. La donna si era sporcata e aveva sporcato anche il letto: «L’oss, stizzito dalla situazione», spiegano gli atti, «prima fa urtare con violenza la degente sul letto, facendole sbattere la testa e poi le tira un pugno sulla schiena. In tutti gli episodi la degente emette grida di dolore».


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