L’olio d’oliva nel caffè per il nuovo frappuccino Starbucks: «Oleato celebra l’Italia»

Le bevande della nuova linea al debutto oggi. «Un progetto innovativo»

Starbucks ha deciso di lanciare una nuova linea di bevande all’olio d’oliva. E tra queste c’è anche il caffè. Da oggi, 22 febbraio, la nuova linea di prodotti “Oleato” sarà disponibile in tutti gli store d’Italia. Tra gli ingredienti del nuovo prodotto ci sono l’Arabica Starbucks emulsionato con un cucchiaio (ovvero 15 ml, pari a circa 100 calorie) di olio extravergine d’oliva di alta qualità spremuto a freddo. Questi sono soltanto due degli ingredienti del nuovo prodotto. Che deve il nome a un gioco di parole tra «oliva» e il termine italiano «oliato». E l’Italia è solo l’inizio: nei prossimi mesi Starbucks ha intenzione di introdurre la bevanda in altri mercati. Offrendo anche una serie di varianti regionali. A partire dagli Stati Uniti e dalla California meridionale. Ma entro la fine dell’anno l’intenzione è di arrivare anche in Giappone, nel Medio Oriente e nel Regno Unito.


Oleato: il prezzo

Le bevande della nuova linea Oleato includeranno un latte d’avena con olio extra vergine di oliva e una bevanda fredda condita con «schiuma dorata» sempre a base di olio. Ma l’ingrediente sarà aggiunto anche al famoso Iced Shaken Espresso. «Sarà il progetto più significativo e innovativo che abbiamo realizzato da decenni», ha affermato l’amministratore delegato ad interim Howard Schultz. Il gigante del caffè ha detto che il prezzo delle bevande varierà a seconda dei Paesi in cui saranno vendute. In Italia costeranno tra i 5 e i 6 euro, a seconda della grandezza. Nel 1983 proprio Schultz restò affascinato dall’idea dell’espresso italiano. Tanto da decidere di esportarlo. «L’Italia è stata sempre un’ispirazione per Starbucks – ha detto Brady Brewer, chief marketing officer global di Starbucks, durante l’anteprima alla stampa del nuovo prodotto nella Starbucks Reserve Roastery di Milano -. Ma non solo per il caffè espresso ma anche per la moda, il design, la cultura, l’energia. Non vogliamo insegnare nulla all’Italia, ovviamente, ma solo celebrare in questo modo il caffè».


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