Quirinale, Mattarella consegna gli attestati d’onore ai nuovi Alfieri della Repubblica: «Voi giovani siete la diga contro la violenza»

Il richiamo del Capo dello Stato sulla guerra della Russia contro l’Ucraina: «La pace non è solo frutto degli accordi tra i governi ma anche dei sentimenti dei popoli»

«È per me un vero piacere accogliervi per consegnarvi gli attestati che sottolineano le azioni e le iniziative che avete realizzato e che avete posto in essere senza pensare di ricevere un premio, tanto che alcuni di voi si sono meravigliati quando sono stati avvertiti di questa occasione, di questo riconoscimento. Questo accresce il valore delle azioni che avete compiuto, di cui vi ringrazio io personalmente e vi ringraziamo tutti, come comunità nazionale. Naturalmente come voi, tanti altri ragazzi e ragazze di ogni parte d’Italia hanno adottato e messo in campo azioni simili, meritevoli anche loro. Voi qui li rappresentate tutti». Sono le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a margine dell’incontro al Quirinale svoltosi oggi, 24 febbraio, per incontrare e consegnare gli attestati d’onore ai 30 nuovi Alfieri della Repubblica. E il Capo dello Stato ha aggiunto: «Vediamo violenza nelle famiglie, nelle abitazioni, in tante circostanze, per strada, addirittura nei giorni scorsi davanti a una scuola, violenza verso i ragazzi. Ci sono tanti episodi di violenza contro i quali la vera diga sono comportamenti come i vostri. È importante sottolineare questo patrimonio di iniziative e di azioni rese nel segno della positività che voi oggi rappresentate. Vi sono episodi di violenza contro i quali però la vera diga è fatta naturalmente dagli interventi delle pubbliche autorità, ma è fatta in maniera prevalente soprattutto dai comportamenti positivi che nella società si realizzano, vengono fuori, si manifestano, come quelli che voi avete messo in campo». Il presidente della Repubblica ha poi osservato: «Il nostro è un Paese che ha sempre coltivato la civiltà della condizione umana. E questo è quello che vi ha spinto. Forse nel fare alcune azioni non ve ne siete resi conto pienamente, ed è bene restiate sempre semplici come siete. Ma questo modo di comportarsi, questo capire che ci si impegna perché si vive insieme ad una comunità a beneficio di tutti, questo è quel che è importante e che avete fatto». Il titolo di Alfiere della Repubblica è un riconoscimento per premiare i giovani under 18 che si sono contraddistinti nel corso dell’ultimo anno in attività culturali, nello studio, nella ricerca scientifica, nell’arte, nello sport e nel volontariato. Ma anche giovani dotati di spiccato senso civico che si sono contraddistinti per atti di altruismo e solidarietà umana, contro il bullismo e la violenza.


Il richiamo di Mattarella: «La pace non è solo frutto degli accordi tra i governi ma anche dei sentimenti dei popoli»

Il Capo dello Stato, nel corso del suo discorso prima di consegnare gli attestati, ha poi aggiunto: «Oggi è un giorno particolare. Si compie un lungo anno della guerra di aggressione della Russia all’Ucraina. La pace richiede una grande opera per ripristinarla, ma la pace non è solo frutto degli accordi tra i governi, la pace è frutto dei sentimenti dei popoli. Nella nostra Europa non si vedeva una guerra con uno stato che aggrediva un altro dagli eventi drammatici che poi hanno condotto alla Seconda guerra mondiale. Due giorni fa ricorrevano 80 anni dalla morte di una quindicina di ragazzi teschi poco più che ventenni, del movimento della Rosa Bianca, che con coraggio nella Germania di Hitler si opposero alla violenza. La pace richiede una grande opera per conseguirla ed è anche frutto dei sentimenti dei popoli». Durante la cerimonia sono stati premiati 30 giovani che si sono spesi per l’accoglienza e l’integrazione dei giovani in fuga dall’Ucraina, così come giovani che durante la pandemia si sono contraddistinti per il sostegno ai più fragili, in particolare agli anziani. Il presidente Mattarella ha voluto assegnare quattro targhe speciali per azioni di gruppo svolte a sostegno di comportamenti collettivi civili, pace, integrazione e sostegno reciproco.


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