I dubbi del Quirinale sull’emendamento Lotito, lo stop sulla proroga del contratto diritti Tv per il calcio

La norma, che ha come primo firmatario Claudio Lotito, aveva fatto storcere il naso anche al ministro dello Sport Andrea Abodi

«Per ragioni di merito e di metodo, sarebbe meglio rivedere quell’emendamento sul calcio». Questa la telefonata arrivata a Palazzo Chigi dai tecnici del Quirinale. A svelare il retroscena è il Corriere della Sera, secondo cui Sergio Mattarella avrebbe esercitato un’azione di moral suasion per spingere il governo a cambiare un emendamento al decreto Milleproroghe, in scadenza il 27 febbraio, che approderà in Senato a metà della prossima settimana. La norma che proprio non è andata giù al Quirinale riguarda il contratto per i diritti televisivi del calcio, approvata dalle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali del Senato e che porta la prima firma di Claudio Lotito, parlamentare di Forza Italia e presidente della Lazio. Lotito era già stato protagonista di alcune polemiche in seguito alla stesura della cosiddetta «norma salva calcio», inserita nella legge di Bilancio e considerata da molti un «regalo» alle società sportive.


La norma

L’emendamento proposto dal presidente della Lazio, e approvato dai partiti della maggioranza di governo, prevede una modifica della Legge Melandri che regola i diritti televisivi per il calcio. Se dalle indagini di mercato non risultano esserci soluzioni più convenienti, la norma propone di prorogare i contratti con i concessionari dei diritti tv – attualmente DAZN e Sky – «per il tempo necessario e comunque non oltre la durata complessiva di cinque anni». Si tratta di due anni in più rispetto al limite triennale previsto dalla legge Melandri, approvata all’epoca dell’assegnazione a Sky e DAZN. Nei giorni scorsi, anche il ministro dello Sport Andrea Abodi si era detto contrario all’emendamento: «Il parlamento è sovrano e mi auguro che l’effetto possa essere positivo, anche se non ne condivido il percorso». Gli alleati di governo, però, hanno deciso di tirare dritto. Almeno fino alla chiamata del Quirinale, che ha chiesto diplomaticamente al governo che i diritti tv, una volta scaduti, siano rimessi a gara.


Foto di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI | Il senatore di Forza Italia Claudio Lotito in aula (Roma, 21 dicembre 2022)

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