Primarie Pd, Schlein è segretaria del Pd, vince ai gazebo con il 53,8% dei voti

Sono circa 1,2 milioni gli elettori presentatisi nei 5.500 gazebo allestiti in tutta Italia. Alle 23 arriva la comunicazione del Nazareno

Sono bastate tre ore di scrutinio per chiudere la partita. Alle 23 è Silvia Roggiani, presidente del collegio elettorale, a prendere la parola ed annunciare: «Con l’80% dei voti scrutinati, Stefano Bonaccini ha il 46,2% dei voti e Elly Schlein il 53,8%». Poco dopo l’annuncio del Nazareno, il presidente emiliano, si è presentato al comitato: «Ora tocca a Elly indicare la strada, diamole una mano», ha detto nel suo discorso. Qualche minuto più tardi, ha preso la parola Schlein nel suo comitato romano: «È un mandato chiaro a cambiare davvero». Ha ringraziato il popolo democratico, ma anche il suo rivale: «Un saluto caloroso a Bonaccini, a cui faccio i complimenti e ringrazio per il confronto alto e rispettoso».


Risultato netto, dall’inizio dello spoglio

La forbice tra i due si è allargata fin dalla chiusura dei seggi. Solo a metà dello scrutinio è arrivato un risultato in controtendenza. Secondo il conteggio parziale di YouTrend fatto su 209 mila schede, la ripartizione geografica degli elettori era la seguente: Schlein otteneva il 64% delle preferenze nel Nord-Ovest, il 51,7% nel Nord-Est e il 67,7% nel Centro Italia. Il presidente dell’Emilia-Romagna era in testa al Sud con il 57,2% dei voti, nelle Isole con il 51%. Sempre secondo i dati parziali pubblicati da YouTrend intorno alle 22.45, su 224.447 schede visionate, Schlein era in vantaggio con il 50,9%, 113.976 voti, contro il 49,1% di Bonaccini, 110.056 voti.


L’affluenza e le prime evidenze del voto

Secondo fonti del Nazareno, l’affluenza si aggira intorno all’1,2 milioni di elettori. Mentre iniziano a circolare i dati dei primi seggi, sembrerebbe che il divario della prima fase delle primarie, quelle in cui votavano solo gli iscritti – Bonaccini 53% e Schlein 35% – si è assottigliato. Anzi, in diversi territori del Centro-Nord Italia, pare che la “coraggiosa” abbia persino doppiato i voti del presidente dell’Emilia-Romagna. Intanto, al comitato di Bonaccini, è arrivato Dario Nardella: «Il primo elemento estremamente positivo e da sottolineare è l’affluenza. Ci fa capire che il Partito democratico è più vivo che mai. Per quanto riguarda il risultato è molto presto. La partita è aperta, lo spoglio sarà molto lungo. Dai primi risultati stiamo vedendo che è una bella sfida aperta». Se Bonaccini non si presenterà al suo comitato di Casalecchio prima di avere un risultato più definito, Schlein è arrivata poco dopo le 21 nella sede scelta a Roma per seguire lo spoglio. È stata accolta da applausi e abbracci dei suoi collaboratori per l’ottimo risultato che si profila nelle grandi città. Tra i big presenti allo spazio Diamante sulla Prenestina, l’ex segretario Nicola ZingarettiAntonio MisianiPeppe ProvenzanoArturo ScottoFrancesco BocciaMarco FurfaroMichela Di BiaseChiara Braga e Alessandro Zan.

La fiammata iniziale di Schlein, il freno del Nazareno: «I dati che circolano non sono ufficiali»

Fonti Dem riferiscono che Schlein è in vantaggio in Lombardia e a Milano. Anche nei territori di RomaGenovaTorino sembrerebbe in vantaggio la candidata outsider. Più aperta la sfida su Bologna. A oltre un’ora dallo stop al voto, tuttavia, mancano le evidenze dal Sud Italia, dove Bonaccini, sostenuto dagli amministratori locali, dovrebbe fare incetta di voti. Ad esempio, i primi numeri che arrivano dalla Campania, seppure con un margine limitato di schede aperte, vedono Bonaccini viaggiare oltre la percentuale del 60%. Nelle chat di chi segue la tornata elettorale impazzano messaggi, con le schede provenienti da piccoli Comuni fino alle grandi città. Per arginare le speculazioni sull’esito elettorale, fonti della Commissione congressuale del Pd specificano: «I dati che stanno circolando in questi minuti non sono dati ufficiali provenienti dal Pd. La Commissione nazionale comunicherà i dati ufficiali non appena saranno disponibili».

I voti del Sud

Michele Emiliano e Vincenzo De Luca. L’influenza dei due governatori di Puglia e Campania si fa sentire nelle urne. I primi dati in arrivo dalla Puglia danno Bonaccini in testa con circa il 60% delle preferenze. Anche in Campania è in vantaggio il presidente emiliano, seppure a Napoli città potrebbe arrivare prima Schlein. Ma il bacino elettorale di De Luca fa sentire la sua forza nel salernitano, dove in alcuni comuni Bonaccini tocca addirittura dei picchi del 90%. Dovrebbe andare diversamente in Sicilia: fonti del Pd isolano, con i dati che confluiscono dai seggi alla mano, parlano di Schlein intorno al 60% su scala regionale. A Catania, la deputata viaggerebbe vicino alla soglia del 70%.

La chiusura dei seggi

Stop al voto. Alle 20, nei seggi allestiti per le primarie del Partito democratico si sono chiuse le urne. Lo spoglio è iniziato subito. Dalla Commissione congressuale viene dato quasi per certo il superamento della soglia di un milione di elettori. Dario Nardella, sindaco di Firenze e presidente del comitato di Stefano Bonaccini, lo scrive su Twitter: «Più di un milione di voti alle primarie. Una straordinaria prova di partecipazione democratica e di vitalità». I dati ufficiali sulla affluenza arriveranno intorno alle 21. Un’ora più tardi, poi, le prime evidenze sui risultati dei due candidati. Alle 13, la quota di votanti si era attestata a 598.121. La sfidante del presidente emiliano, Elly Schlein, subito dopo la chiusura dei seggi, ha commentato: «Da stamattina ai gazebo c’è stata la fila, anche dove pioveva. La comunità democratica sta dando grande prova di democrazia in un momento di alto astensionismo elettorale». Nell’attesa delle prime evidenze, intanto, al comitato di Bonaccini, allestito presso la Casa del popolo di Casalecchio di Reno, vengono offerti ai presenti piatti di tagliatelle al ragù. Il presidente dell’Emilia-Romagna dovrebbe presentarsi solo quando si avranno indicazioni ufficiali sul vincitore delle primarie.

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