La Casa dei Popoli di Casalecchio di Reno è un luogo simbolico per Stefano Bonaccini. Qui, il 27 gennaio 2020, l’attuale presidente dell’Emilia-Romagna stabilì il quartier generale di quelle elezioni regionali. Il centrosinistra riuscì a respingere l’avanzata del centrodestra, in forte crescita persino nella rossa Emilia-Romagna. Come allora, anche in questa tornata elettorale non è scontato un esito favorevole a Bonaccini. Anzi: per la prima volta, la segreteria è sembrata davvero contendibile nell’ultima fase delle primarie del Pd. Il presidente dell’Emilia-Romagna è sempre stato favorito nei sondaggi, ma il consenso intorno alla sfidante Elly Schlein è cresciuto via via che ci si avvicinava all’ultima fase delle primarie, quella del voto nei gazebo. Ne sono stati allestiti circa 5.500 in tutta Italia. Alle 13, la prima vera sorpresa delle primarie, che ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai vertici del Nazareno: quasi 600mila persone si sono recate ai seggi. L’affluenza non è crollata, come si temeva, e si dovrebbe superare la soglia psicologica del milione di votanti. In molti ritengono che la forte partecipazione potrebbe aiutare Schlein, ma è inutile addentrarsi in previsioni: se la forbice tra i due candidati non sarà sottile, entro le 21 dovrebbe emergere con chiarezza il nome del successore di Enrico Letta. Solo quando il risultato sarà definito dovrebbe presentarsi qui Stefano Bonaccini, nella speranza che a tre anni e un mese esatto dalle elezioni regionali la Casa dei Popoli di Casalecchio continui a portargli fortuna.
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