Il signor Mazzucco, le sue minacce e le sue bugie – Il video

La risposta del direttore di Open ai messaggi di Massimo Mazzucco

Ho visto un video – una lettera aperta a me diretta – del signor Massimo Mazzucco in cui mi accusava in quanto direttore di Open di avere censurato, facendolo oscurare ed espellere da Facebook un altro suo video sulla guerra in Ucraina. Non avevo mai conosciuto il signor Mazzucco, né visto quel che scrive e racconta in video, e questa sicuramente sarà una mia colpa. Fino a sabato scorso, quando da un numero di telefono per me sconosciuto mi ha inviato questo messaggio: «Sono Mazzucco, volevo solo avvisarti che nei prossimi giorni pubblicherò un video contro di te, per denunciare la censura che state facendo su Facebook. Avete superato ogni limite. Se ti va di parlarne puoi chiamarmi quando vuoi. Ciao». Dopo avere pubblicato la sua lettera aperta via video, il signor Mazzucco mi ha nuovamente scritto: «Mi spiace che tu ci abbia fatto questa colossale figura di merda, ma io volevo risolverla amichevolmente, al telefono. Sei tu che hai deciso di non rispondermi». E qui proprio non ci siamo: un signore che non conosco mi invia una minaccia, e si lamenta che non l’ho chiamato per discutere della sua minaccia. Un po’ come se vi scrivessero: «Fra due giorni ti fucilo. Chiamami e parliamone». Voi alzereste il telefono o depositereste quel messaggio a una procura della Repubblica? Mazzucco minacciava senza imbracciare il fucile e alla procura della Repubblica non sono andato. Ma pretendere che lo chiamassi per discutere di una cosa che lui avrebbe fatto comunque era onestamente un po’ troppo. Veniamo però alle sue lamentele.



Facebook è una società privata, non un servizio pubblico. Se domani dovesse decidere di non essere interessata ad avere Franco Bechis a bordo, mi dispiacerebbe ma non potrei fare nulla. La società privata ha deciso da qualche anno di chiedere a fact checker in tutti i paesi del mondo di verificare alcuni contenuti video o scritti pubblicati a bordo del social network. Ha chiesto anche a Open di farlo, dopo avere visto come lavorava. «Mi controllate se quel che si dice qui è vero, falso, impreciso, incompleto, etc…?»” Si fanno le verifiche in modo professionale e poi Facebook nella sua autonomia decide come procedere. Nel caso di Mazzucco sul suo video viene segnalata l’avvenuta verifica, si può controllare per qualche motivo quei contenuti fossero stati ritenuti non corrispondenti al vero, non provati o imprecisi. Ma si può anche non leggere nulla, credere per principio a Mazzucco e andare a vedersi il suo video identico a come è stato postato il primo giorno. Il video è lì. Non c’è alcuna censura e il solo dirlo fa capire come Mazzucco non sappia (o finga di non sapere) cosa sia la censura e come funzioni nei paesi che l’applicano davvero. In ogni caso dire che quel video sia stato oscurato da Facebook è semplicemente una bugia. Non conoscevo Mazzucco prima di ora. Ho avuto l’occasione di conoscerlo ora: la mia breve esperienza è quella di un signore che minaccia e racconta balle. Non mi interessa proprio.


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