Stallo su San Siro, Sala: «Si trovi un’alternativa a Milano». Stangata sul piano solitario del Milan

Tra i consiglieri di maggioranza scatta la raccolta firme contro la costruzione di nuovo impianto nell’area dell’ex ippodromo La Maura

L’idea del Milan di costruirsi un proprio stadio – e, di conseguenza, abbandonare l’ipotesi di un impianto condiviso con l’Inter – potrebbe essere destinata a svanire prima ancora di nascere. La società rossonera non ha ancora completato la stesura del progetto, ma la maggioranza dei consiglieri comunali si prepara già ad alzare le barricate. Qualche giorno fa, le delegazioni di Inter e Milan hanno incontrato il sindaco di Milano Giuseppe Sala per fare il punto sulla questione stadio. Nel corso dell’incontro, la società rossonera ha comunicato al Comune il proprio interesse a realizzare un nuovo stadio vicino all’ex Ippodromo La Maura e ha chiesto due settimane di tempo per poter redigere un masterplan. «Credo che questa lunga storia abbia una sola grande certezza: le due squadre non vogliono più stare a San Siro e nessuno può costringerle a ristrutturarlo», ha detto oggi Sala nel suo podcast quotidiano. «Per me è quindi doveroso impegnarsi fino in fondo perché si trovi una soluzione alternativa nel comune di Milano. Poi, se per qualsiasi motivo questo non accadrà, io voglio essere tranquillo nel pensare che ho fatto veramente tutto il possibile perché ciò avvenisse. Con buona pace di chi adesso commenta, a volte a sproposito, senza proporre una soluzione», ha aggiunto il primo cittadino milanese.


La rivolta dei consiglieri

Se il sindaco Sala sembra aprire alla possibilità di un nuovo stadio all’ex ippodromo La Maura, lo stesso non si può dire per i suoi consiglieri di maggioranza. «Il sindaco avrebbe dovuto dire fin da subito che non se ne parla neanche. Questa è una colata di cemento in un’area verde, una roba inaccettabile da tutti i punti di vista», ha attaccato il consigliere Carlo Monguzzi (Verdi). E pare che la sua non sia affatto una battaglia solitaria. Dopo il vertice tra Sala e le due squadre, il consigliere Rosario Pantaleo (Pd) ha scritto una mozione che impegna il sindaco a impedire la costruzione dello stadio alla Maura. Un documento che ha già raccolto 14 firmatari e, scrive oggi Repubblica, potrebbe essere sottoscritta all’unanimità da tutti i consiglieri di maggioranza. «La Maura è l’ultimo polmone verde di Milano e tale deve rimanere», ha precisato Giulia Pelucchi, presidente del municipio 8, dove il Milan vorrebbe costruire il suo nuovo impianto. «Pensiamo che sia quasi impossibile trovare un luogo meno indicato di quello per la costruzione di uno stadio di calcio da oltre 50mila spettatori», ha aggiunto Pelucchi.


Le ipotesi in campo

Dopo anni di discussioni e tira e molla, sembra che sulla questione stadio ci siano stati pochi passi in avanti. Se la ristrutturazione del vecchio Meazza sembra ormai fuori discussione, le strade possibili restano due. La prima, seppur osteggiata dai consiglieri di maggioranza, è la costruzione di due stadi, con il Milan che guarda all’area dell’ex ippodromo La Maura e l’Inter che sta valutando alcune aree dell’hinterland. La seconda ipotesi, quella che fino a un anno fa sembrava data per certa, prevede invece uno stadio condiviso dalle due squadre, da costruire accanto all’impianto attuale nel quartiere di San Siro. «Ad oggi le squadre non ci hanno formalmente comunicato la rinuncia al progetto su cui hanno lavorato insieme nell’ultimo periodo, e cioè un nuovo stadio nell’area di San Siro, che per una questione di spazi prevederebbe comunque l’abbattimento del vecchio stadio», ha ricordato oggi Sala nel suo podcast. Perché la situazione si sblocchi, però, occorrerà che uno degli attori in campo – il comune o una delle due squadre – faccia un passo indietro sulle proprie pretese.

Foto di copertina: ANSA/PAOLO SALMOIRAGO

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