Vittorio Sgarbi vuole salvare lo stadio di San Siro: «Pronto il vincolo del ministero»

Il sottosegretario ai Beni Culturali: non è una polemica con Sala

«Stiamo preparando un vincolo per tutelare il monumento. L’iter è già partito, a breve lo firmerà il direttore generale del ministero». In un’intervista a Repubblica il sottosegretario ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi fa sapere che il governo vuole fermare l’abbattimento dello stadio Meazza di San Siro deciso dalla giunta di Giuseppe Sala. «Da Berlusconi a Salvini, fino a Milly Moratti, a Milano non c’è nessuno che abbia detto di volerlo buttare giù e spendere 50 milioni per abbatterlo è davvero assurdo», dice Sgarbi. Il vincolo era un’ipotesi dei mesi scorsi, ma alla fine la Soprintendenza ci aveva rinunciato. Il progetto originale infatti è del 1926 ma da allora ne è rimasto ben poco. Il vincolo sugli stadi non è una novita: anche il Flaminio ne ha uno. Per Sgarbi «Sarà un vincolo di tutela storico relazionale, articolo 10 del Codice dei beni culturali, che non riguarda l’età del monumento ma il suo valore simbolico, la sua importanza in quanto memoria storica per i tifosi, per Inter e Milan e per Milano. Le faccio un esempio: se viene realizzato un brutto monumento dedicato a Falcone e Borsellino nessuno può buttarlo giù neanche dopo dieci anni. La sua forza è la memoria, quello che quel monumento significa per la collettività, un valore immateriale che va rispettato e tutelato a prescindere dalla bellezza dell’opera. Lo stessovale per il Meazza, che è lo stadio dei milanesi. E non mi si dica che è una posizione di Vittorio Sgarbi contro il sindaco Sala».


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