Il capo di Wagner: «Se ci ritiriamo da Bakhmut, Kiev vince la guerra. E il Cremlino darà la colpa a noi» – Il video

In un videomessaggio Yevgeny Prigozhin si lamenta che il ministero della Difesa russo non invia munizioni e detenuti a sufficienza per combattere al fronte. E mette in guardia i suoi dai rischi di una ritirata dalla città sotto assedio nell’Ucraina orientale

La posta in ballo a Bakhmut è altissima per il capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, che in un video citato dai media ucraini mette in guardia i suoi dalle conseguenze catastrofiche di un’eventuale sconfitta su quel punto del fronte nell’Ucraina orientale. Prigozhin è certo che se le sue truppe dovessero ritirarsi dalla città assediata, l’intero fronte crollerebbe, scatenando la furia del Cremlino. Gli uomini di Vladimir Putin potrebbero infatti scaricare sui mercenari russi la responsabilità di una disfatta totale nel conflitto ucraino. «Se PMK Wagner si ritira da Bakhmut, l’intero fronte crollerà – dice Prigozhin – è chiaro che il fronte cadrebbe ai confini russi e potrebbe continuare a cadere». Una ritirata secondo il capo di Wagner «provocherebbe un “effetto primavera” e le forze ucraine irromperebbero da tutte le parti nel territorio della Repubblica Popolare di Lugansk, spazzerebbero via Lugansk, la vicina Sorokyne ed entrerebbero nel territorio della Russia». Sul video diffuso dal servizio stampa di Prigozhin ieri sera, 4 marzo, i media ucraini non hanno riscontri su quando sia stato effettivamente registrato e in quale luogo. Nel filmato, Prigozhin aggiunge poi che la Crimea rischia di essere liberata dall’occupazione russa, lamentandosi poi con il ministro della Difesa Shoigu di non fornire ai suoi uomini la quantità di munizioni e detenuti sufficiente per affrontare la battaglia al fronte.


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