Giappone, arrestati i primi «sushi terroristi»: così i 3 ragazzi contaminavano il cibo per una sfida social – Il video

I ragazzi arrestati rischiano fino a tre anni di carcere

A Nogaya, in Giappone, sono state arrestate tre persone accusate del cosiddetto «sushi-terrorismo». Si tratta, riferisce The Japan News, di due ragazzi di 21 e 19 anni e una ragazza di 15 che avrebbero toccato il sushi che passava sui rulli rotanti dei ristoranti a nastro (i kaitenzushi) dopo essersi leccati le dita, oltre ad aver bevuto direttamente dal contenitore della salsa di soia e di aver commesso altre azioni anti igieniche. I tre accusati devono rispondere del reato di ostruzione agli affari, che può portare fino a tre anni di carcere. La notizia sui soprannominati terroristi del sushi era circolata già a febbraio quando hanno iniziato a diventare virali diversi video di questi giovani giapponesi che cercano di contaminare il sushi. In alcuni filmati si vedono clienti che spruzzano disinfettante per le mani sul cibo o che depositano oggetti sopra lo stesso.


L’allerta dei ristoranti

Una sfida social, circolata soprattutto su TikTok, che aveva portato Sushiro, Hama Sushi e Kura Sushi, tre grandi catene di cucina giapponese, ad annunciare azioni legali e l’installazione di videocamere di sorveglianza nei ristoranti a rischio. E la polizia di Tokyo aveva aperto ufficialmente un’inchiesta. Oggi i risvolti. Un respiro di sollievo per i ristoratori dopo che le azioni dell’azienda che gestisce Sushiro hanno visto subire un calo del 5%.


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