Stop medici a gettone, stipendi più alti e visite intra moenia per tutti: così il Terzo Polo vuole azzerare le liste d’attesa nel sistema sanitario
Ampliare l’accesso alle visite specialistiche intra moenia. Aumentare gli stipendi dei medici e i posti per gli infermieri. Proibire le prestazioni “a gettone” e depenalizzare la responsabilità medica. Sono alcune tra le proposte al centro del piano che il Terzo Polo ha presentato oggi per ridurre i tempi delle liste d’attesa per le prestazioni mediche. Il progetto fa parte del più ampio piano messo a punto dal pool di esperti radunato da Azione e Italia Viva per “correggere le storture” e rilanciare il Sistema sanitario nazionale, in sinergia con le azioni previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. «La vera emergenza di questo Paese è la sanità: liste d’attesa infinite, visite arretrate, strutture fatiscenti. Non possiamo più permettercelo», ha scritto Carlo Calenda annunciando la presentazione delle proposte del Terzo Polo. Oltre a un corno dedicato in dettaglio alla razionalizzazione del lavoro nei pronti soccorso, il piano contiene una serie di proposte specifiche volte a risolvere uno dei problemi cruciali che affliggono il sistema sanitario italiano: i tempi d’attesa per visite ed esami specialistici.
Le azioni da mettere in campo subito
Per rispondere al vulnus delle 98 milioni di prestazioni in arretrato stimate da Agenas, il polo di centro propone una serie di azioni da esplicarsi sul breve, medio e lungo periodo. Della prima serie fa parte l’investimento per incentivare l’accesso alle visite intra moenia. Le prestazioni erogate dai medici all’interno degli ospedali ma fuori dall’orario di lavoro dovrebbero diventare accessibili ai pazienti che non hanno ottenuto visite SSN entro 30 giorni con il pagamento del ticket ordinario: la proposta produrrebbe tra l’altro, scrive il report del Terzo Polo, «un aumento del reddito dei medici e la possibilità per i giovani medici di farsi conoscere da un numero più ampio di pazienti». Nella stessa direzione di sopperire alla mancanza di slot accessibili per visite ed esami va l’idea di affidare alle strutture accreditate con le Regioni «tutte le prestazioni che il pubblico non riesce ad erogare nei tempi previsti». Il costo stimato per questi interventi, secondo gli esperti del team Renzi-Calenda, ammonta a 9,8 miliardi di euro. Ma circa 11 se ne potrebbero ricavare – è il calcolo – dai risparmi di spesa per gli interventi sul caro-energia, dalla maggior crescita economica prevista per il 2023 e dal minor impatto sull’indebitamento netto dei ricalcoli Istat/Eurostat. Con la strategia raccomandata, secondo il Terzo Polo, si potrebbero smaltire i ritardi delle liste di attesa entro un anno.
Mix di strumenti nel lungo periodo
Nel medio-lungo periodo, il futuribile partito unico di Renzi e Calenda propone di ristruttura il sistema sanitario alla radice con una serie di misure: tra queste il divieto del ricorso ai cosiddetto “medici a gettone” e il varo di un piano straordinario di assunzioni, aumentando il tetto di spesa per il personale sanitario. Ma anche, a monte, la revisione del sistema di accesso ai corsi di infermieristica e alle borse di specializzazione medica. Nel primo caso, si raccomanda l’aumento del numero di posti disponibili dagli attuali 18mila a 27.500 l’anno; per i posti nel scuole di specializzazione, la programmazione sulla base del fabbisogno presente e futuro, e non dell’andamento storico. Per attrarre e mantenere nei posti di lavoro necessari più personale, il Terzo Polo chiede anche l’aumento degli stipendi di medici e infermieri nei relativi CCNL. E poi ancora la depenalizzazione della responsabilità medica, mantenendo in effetto solo quella civile, e l’istituzione di un fondo nazionale per finanziare le spese legali dei medici durante i processi a loro carico. «Su queste proposte hanno lavorato i più importanti esperti di salute pubblica e rappresentanti delle associazioni di medici e personale sanitario. È stato un grande sforzo di raccolta di dati e proposte quantificate e qualificate. Questa sarà la principale battaglia del Terzo Polo nei prossimi mesi», ha annunciato Calenda presentando lo schema di proposte.