La sparata del consigliere comunale di Italexit: «Solidarietà a Putin per le offese dell’Occidente: arrestino i banchieri»

Per l’esponente fiorentino del movimento di Gianluigi Paragone, mentre il mondo si accanisce contro Putin e Trump, i responsabili delle crisi bancarie resterebbero impuniti

Dovrebbe essere l’Occidente a chiedere scusa a Vladimir Putin secondo il consigliere comunale di Italexit a Firenze, Andrea Asciuti. Al presidente russo e al suo popolo, intanto, l’esponente del movimento di Gianluigi Paragone dice di voler esprimere «solidarietà per le offese continue che arrivano dal mondo occidentale». Ad aver convinto Asciuti a mettere nero su bianco questa sparata sarebbe stata la visione di un documentario, Ucraina, l’altra verità di Massimo Mazzucco, in cui secondo il consigliere comunale ci sarebbero «verità che hanno scioccato le persone presenti di ogni orientamento politico». Asciuti poi cita il mandato di cattura del tribunale penale internazionale dell’Aja nei confronti di Putin per crimini di guerra, passando poi per Donald Trump che rischia l’arresto. Situazioni che paiono al consigliere fiorentino come delle sorte di ingiustizie, mentre «stiamo vivendo una grave crisi bancaria con la Silicon Valley Bank e la Credit Suisse ancora sotto osservazione. Doveva crollare l’economia russa – aggiunge Asciuti – e invece sta crollando l’economia mondiale». Tutte vicende insomma che secondo il consigliere comunale fiorentino non lasciano dubbi: «Ormai il disegno è chiaro: le banche dettano le logiche delle politiche che governano sui Paesi. E questo sta accadendo dal 1992. Mi chiedo perché non viene spiccato un mandato di cattura verso chi manda in crisi gli istituti bancari».


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