Il 60enne accusato di aver violentato e plagiato una 15enne: «La videochiamava per tenerla sotto controllo»

L’uomo ha cominciato a stringere un legame con la presunta vittima. Poi l’ha convinta a frequentarlo. E a vedere il meno possibile genitori ed amici

La procura di Roma ha chiesto e ottenuto il processo nei confronti di un uomo di 61 anni accusato di violenza sessuale e plagio nei confronti di una minorenne. Ma anche di detenzione di materiale pedopornografico. Ovvero alcune foto che ritraggono la vittima in pose sexy. «Non è lei in quelle immagini», è la versione dell’indagato secondo quanto riporta l’edizione romana di Repubblica. I due si sono conosciuti nel 2021 per un corso di canto. Durante la cena finale l’uomo ha cominciato a stringere un legame con la presunta vittima. Poi l’ha convinta a frequentarlo. E a vedere il meno possibile genitori ed amici. Approfittando delle debolezze della ragazzina, «della sua intensa labilità emotiva e dei disturbi relazionali. Compatibili con sindrome da stress post-traumatico conseguente ad abusi sessuali», secondo l’accusa. Che dice che l’uomo avrebbe costretto la ragazza a rapporti sessuali in quattro occasioni. Sul telefono dell’imputato sono state anche ritrovate foto che ritraggono la ragazzina senza abiti. Lei, dopo aver trascorso le giornate con lui, secondo i genitori si chiudeva in camera. E veniva addirittura controllata attraverso videochiamata dall’uomo. Che voleva isolarla. I familiari erano costretti a lasciare la cena in un vassoio. Alla fine la ragazzina ha interrotto la relazione. E quando ha riferito tutto ai genitori la storia è finita in procura. Lui, di mestiere falegname, si dice completamente innocente. Il processo inizierà il 19 settembre prossimo.


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