I ricavi della Faac alla Diocesi: quest’anno non mancherà il cibo per i poveri di Bologna

L’azienda è di proprietà della curia. È stata lasciata in eredità da Michelangelo Manini

La Diocesi di Bologna ha incassato 71,3 milioni di euro. Ma non si tratta di elemosine. Si tratta degli utili della Faac, multinazionale bolognese dei cancelli automatici. Nella seduta che ieri ha approvato il bilancio, il cda ha preso atto delle dimissioni dell’amministratore delegato Andrea Marcellan per seguire un’altra opportunità professionale e ha deciso di attribuire tutte le deleghe al presidente Andrea Moschetti che sarà affiancato da un nuovo assetto organizzativo al vertice della società. La Faac ha chiuso il 2022 con ricavi consolidati di 657 milioni (+12,2%) e le previsioni per il 2023 sono di ulteriore crescita, anche sulla base di un solido portafoglio ordini già acquisito. L’azienda è stata donata alla Curia in punto di morte dall’imprenditore Michelangelo Manini. Oggi alla guida della Chiesa di Bologna c’è il capo dei vescovi italiani, il cardinale Matteo Zuppi, noto anche come il vescovo dei poveri perché viene dalla comunità di Sant’Egidio. Quest’anno i poveri di Bologna non avranno problemi di cibo.


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