Ultima Generazione, perquisite le case dei due attivisti che hanno imbrattato Palazzo Vecchio

Sequestrati i loro computer, telefoni e schede telefoniche, e anche un libro. Oltre a pen drive e alcuni volantini

Nella giornata di oggi, 27 marzo, le forze dell’ordine hanno perquisito le abitazioni di Giordano e Nicole, i due attivisti del movimento Ultima Generazione che lo scorso 17 marzo hanno imbrattato con vernice lavabile il Palazzo della Signoria a Firenze. In un comunicato, il movimento ha precisato che le forze dell’ordine si sono presentate alle 7 di mattina, e che già ieri «hanno effettuato una perquisizione nella casa della persona della quale Nicole era ospite». La Digos ha effettuato le perquisizioni in abitazioni di loro pertinenza a Empoli (Firenze) e Lucca. Secondo quanto si apprende, sono stati sequestrati i loro computer, telefoni e schede telefoniche, e anche un libro. Oltre a pen drive e alcuni volantini. Un «provvedimento, disposto dalla Procura di Firenze, a firma del pm Giovanni Solinas, del tutto sproporzionato – commenta Ultima generazione – se rapportato ai reati loro contestati successivamente alle azioni di disobbedienza civile non violenta che hanno compiuto». «Mi sono sentito trattato come uno dei peggiori criminali della storia; capisco tutto, però arrivare a farti le perquisizioni, portarti via il telefono, il pc, neanche fossi parte di un’associazione terroristica», ha commentato Giordano, 23enne di Empoli. L’azione dello scorso 17 marzo era stata organizzata come risposta «alla bocciatura di ieri in commissione di bilancio del Senato della Repubblica di alcuni emendamenti a un disegno di legge che riguarda il taglio di diversi sussidi ambientalmente dannosi». 


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