Novara, incendio nell’azienda di solventi chimici: tutti salvi i 30 operai. Arpa: «Dai primi rilievi nessun pericolo» – Il video

Ancora sconosciute le cause delle fiamme nella Kemi Srl di San Pietro Mosezzo. Evacuate abitazioni nel raggio di 500 metri. Il sindaco: «Tenete in classe i bambini»

Sono tutti salvi i 30 operai dell’azienda chimica di San Pietro Mosezzo (Novara) andata a fuoco nella mattinata di oggi 29 marzo. La Kemi Srl, produttrice di vernici, conta in tutto una cinquantina di dipendenti ma al momento dell’incendio ne erano presenti una trentina, per fortuna tutti illesi. Secondo quanto si è appreso, il piano di emergenza dell’azienda è stato subito attivato e questo ha consentito di evacuare tutta la fabbrica. «L’incendio è praticamente domato», fa sapere la Polizia Locale. Resta tuttora, però, la nuvola di fumo nero. Poche ore fa, dalla zona industriale ai confini con il capoluogo di provincia, si era levata l’altissima colonna di fumo nero e alcuni testimoni hanno riferito di aver sentito delle forti esplosioni. Sul posto si sono precipitati Vigili del fuoco e ambulanze del 118: le forze dell’ordine hanno deciso subito di far evacuare le abitazioni nel raggio di 500 metri dalla fabbrica di vernici e solventi. Ora le notizie che arrivano dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) sembrano rassicurare sui rischi: «I primissimi rilievi non hanno evidenziato situazioni di pericolo», fanno sapere i tecnici. Le due squadre di Arpa intervenute sul posto continuano a valute gli impatti nelle matrici di acqua e nell’atmosfera. I primi controlli sono stati effettuati utilizzando una strumentazione portatile per verificare i valori di monossido di carbonio, formaldeide e acido solfidrico.«Siamo in stretto contatto con la Prefettura di Novara e con i Sindaci dei Comuni di Novara e di S. Pietro Mosezzo per la gestione dell’emergenza», fa sapere l’Agenzia.


Il sindaco: «Tenete in classe i bambini»

Le cause che hanno provocato il grosso incendio della Kemi Srl sono ancora sconosciute. A raccomandare prudenza poco fa è stato il sindaco di Novara Alessandro Canelli, invitando soprattutto gli insegnanti a tenere in classe i ragazzi: «Si raccomanda alla cittadinanza, in attesa dei risultati delle analisi che dovranno essere fatte sull’impatto dell’evento, di tenere le finestre chiuse e, se non assolutamente necessario, di rimanere in casa». E ancora: «La raccomandazione vale a maggior ragione per le scuole e gli istituti scolastici della città: è importante che i bambini rimangano in classe con le finestre chiuse».


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