Lo Shakhtar Donetsk ricorre alla Commissione Ue contro la Fifa: «Poca trasparenza e nessuna integrità»

La Federazione, dopo l’inizio della guerra in Ucraina, ha consentito la sospensione dei contratti internazionali di giocatori e dirigenti del club

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, la Fifa era intervenuta con una circolare disponendo che «i giocatori e gli allenatori stranieri (tesserati in Ucraina) avranno il diritto di sospendere il proprio contratto di lavoro fino al 30 giugno 2023». Lo Shakhtar Donetsk, squadra di Donetsk nell’omonimo oblast, aveva fatto ricorso al al Tribunale arbitrale sportivo (Tas) di Losanna chiedendo un risarcimento di 40 milioni di euro. E ora che la Fifa si appresta a rinnovare la sua decisione fino a giugno 2024, la squadra ucraina ha presentato una denuncia alla Commissione Europea ai sensi dell’articolo 7 del regolamento (CE) n. 1/2003, lamentando la scarsa «integrità e trasparenza» dell’organo preposto al governo del calcio internazionale e che chiaramente – secondo il club – «non è adatto allo scopo». A seguito dell’invasione «illegale e aggressiva delle forze armate russe in Ucraina, molti giocatori internazionali hanno poi lasciato il Club a parametro zero. Le misure eccessive applicate dalla Fifa hanno portato a una massiccia perdita di entrate per il trasferimento dei giocatori e un esaurimento delle entrate essenziali del club», denuncia lo Shakhtar nella lettera del Ceo Serhii Palkin, «chiediamo al calcio internazionale di unirsi e riformare le procedure legali e gli standard di governance del nostro sport. Ci aspettiamo che la Commissione Europea comprenda e apprezzi le estreme pressioni finanziarie poste sul nostro Club a causa delle azioni della FIFA, in un momento in cui la nostra nazione è devastata da una guerra illegale. Anche in questi tempi tragici e disperati, il calcio offre sollievo e speriamo come club ucraino di poter funzionare correttamente per portare un po’ di gioia ai nostri tifosi, ai giocatori e alle nostre famiglie».


Leggi anche: