Madonna di Trevignano, lo staff di Gisella Cardia sulla scomparsa della veggente: «Nessuno è scappato». In un video la messa col vescovo

Arriva la difesa dei collaboratori della “veggente” di Trevignano, che sulla pagina Facebook “Maria Madre Mia” provano a rispondere alle accuse di fedeli che da giorni dice di sentirsi tradito

«Non è fuggito nessuno. Non c’è nessuna malafede, non c’è nessun inganno». La veggente Gisella Cardia ha uno staff, che ci tiene a far sapere che va tutto bene e che la donna che organizzava le funzioni alla Madonna di Trevignano, al centro delle cronache in questi giorni a causa da quando un indagine privata ha rivelato che la statua sulle sponde del lago di Bracciano piange lacrime di sangue di maiale, non è sparita nel nulla. Il personale di Cardia, che dal 6 aprile non si vede in giro così come il marito, informa il proprio pubblico con un lungo post su Facebook sulla pagina “Maria Madre Mia”.


Il messaggio

«Mi spiace vedere alcuni vacillare davanti alle menzogne e alle calunnie della TV – si legge nel post – unite all’odio di gente avversa senza il minimo scrupolo che dopo varie minacce di anni adesso sta cavalcando l’onda mediatica sperando di distruggere un’opera che nessun essere umano potrà mai distruggere perché appartenente a Dio. Ciò che vive Gisella è reale e se non fosse così avrebbe già mollato da tempo visto che l’unico guadagno umano di questa missione sono gli insulti, le minacce, le menzogne e le calunnie….ma questa è la via per chi segue Gesù», difende Cardia la sua collaboratrice, che chi commenta chiama «Alessandra».


Il sangue di maiale

Il messaggio tocca anche la questione del sangue di maiale, su cui c’è stato un esposto ai carabinieri di Trevignano. «Hanno persino detto che il sangue della Madonnina appartiene ad un animale che non voglio neanche nominare e questa oltre ad essere una menzogna è una grande bestemmia. Il sangue della Madonna fu analizzato dalla Curia nel 2016 e venne fuori che si trattava di sangue umano non compatibile col sangue di Gianni e Gisella che, contrariamente a quanto si afferma, diedero il loro DNA per il confronto», scrive Alessandra. E continua: «D’altronde pensate che il Vescovo avrebbe dato la Chiesa del Sacro Cuore o la Parrocchia stessa, per recitare il Santo Rosario se le analisi avessero attestato che il sangue fosse sangue animale? E avrebbe egli stesso officiato il primo Rosario in chiesa se le analisi avessero attestato una cosa simile?».

La Madonna di Trevignano approvata dal Vaticano?

A sostegno del presunto riconoscimento da parte della Chiesa, la collaboratrice di Cardia inserisce tra gli altri un video del 2016. A celebrare la messa, impugnando la statua della Madonna utilizzandola per fare il segno della croce, è stato il vescovo della Diocesi di Civita Castellana Romano Rossi. Proprio la presenza di Rossi, che aveva celebrato la messa insieme alla veggente, aveva rassicurato molti fedeli, che avevano visto nella cerimonia da lui tenuta un’approvazione da parte del Vaticano. D’altronde, però, sono sempre di più coloro che iniziano a dubitare della veridicità dei miracoli della Madonna, tra cui c’era la moltiplicazione della pizza e degli gnocchi. E se dovesse venire fuori che era tutta una menzogna, Gisella Cardia potrebbe essere nei guai, dato che c’è chi ha donato oltre 120 mila euro.

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