Documenti segreti sulla guerra, cosa sappiamo sulla fuga di notizie: «Potrebbe essere stato un insider ucraino»

Mentre il dipartimento di giustizia ha avviato un’indagine, gli analisti provano a dare un quadro della situazione

Da alcuni giorni è ombra sull’attività dell’intelligence statunitense, dopo la fuga di notizie sui documenti riservati del Pentagono, relativi alla guerra in Ucraina, che sono apparsi sui social. La Cnn ha dato notizia, citando una fonte vicina a Zelensky, che Kiev di conseguenza starebbe modificando alcuni dei suoi piani militari per la controffensiva di primavera. Ma l’Ucraina, per il momento, ha smentito. Le pagine diffuse finora sono circa un centinaio e – stando a quanto si apprende – venivano dal dossier J2 della comunità dell’intelligence per gli Stati Maggiori delle forze armate. Una talpa interna deve averle fotografate per poi darle in pasto ai social, tra cui Twitter, Telegram e 4Chan. Ma ancora non si sa chi sia il responsabile. Tra le notizie che spiccano nei documenti c’è la spiegazione di come gli altri Stati stiano aiutando l’Ucraina a prepararsi per la controffensiva.


Caccia alla spia

Compreso il progetto (segreto) della Corea del Sud di inviare oltre 300 mila munizioni di artiglieria a Kiev. Ma gli elementi delicati sono molti. Soprattutto, l’elenco delle principali debolezze delle armi ucraine. Emerge, infatti, che la contraerea è debole e a rischio collasso. Oltre ai suggerimenti presenti per gli obiettivi potenziali da colpire. Il tutto sta avvenendo in un momento critico della guerra, che – con queste informazioni – potrebbe portare la Russia a cambiare strategia. A preoccupare è anche anche la rivelazione presente sui documenti top secret in merito un abbattimento sfiorato di un aereo spia britannico sopra la Crimea, lo scorso 29 settembre. Ma anche un rapporto della Cia su Israele in cui viene spiegato come la principale agenzia di intelligence israeliana, il Mossad, ha incoraggiato le proteste contro il nuovo governo del paese. Ora il Pentagono è a caccia della talpa.


Le prime analisi degli esperti

«È stato avviato uno sforzo interagenzia, incentrato sulla valutazione dell’impatto che questi documenti fotografati potrebbero avere sulla sicurezza nazionale degli Stati Uniti e sui nostri alleati e partner», ha detto la vice addetta stampa del Pentagono Sabrina Singh in una dichiarazione durante il fine settimana. Mentre il dipartimento di giustizia ha avviato un’indagine per l’individuazione del responsabile, gli analisti provano a dare un quadro della situazione. Kurt Volker, ex analista della Cia e ambasciatore di Stati Uniti e Nato, ritiene sia «un insider, una talpa interna, probabilmente reclutata dai russi, che ha pubblicato documenti per demoralizzare Kiev e dividere gli alleati». Ma a Repubblica fa sapere che a suo avviso «la controffensiva ci sarà comunque e avrà successo». Sul piano operativo, infatti, i danni non sono ingenti. C’è ancora tempo per nuovi aggiustamenti. Trova probabile l’ipotesi che possa essere stata Mosca con l’obiettivo principale di demoralizzare Kiev.

Le conseguenze per Kiev

Ciononostante resta un caso «molto preoccupante» perché rivela elementi fondamentali su fonti e metodi dell’intelligence. Secondo il deputato democratico Jim Himes della commissione intelligence della Camera Usa tutto questo potrebbe avere conseguenze mortali per Kiev. «Non sarà difficile per i russi tagliare le vie di raccolta di informazioni riservate che avrebbero potuto salvare vite umane ogni giorno», spiega. «Tutto questo – conclude – comporta il rischio molto alto che tali fonti e metodi spariscano e può significare l’uccisione di persone, l’interruzione di tecnologie e risultati negativi sul campo di battaglia».

Leggi anche: