Regione Lazio, il presidente Rocca assume la figlia di Gianfranco Fini. Tra i primi 23 collaboratori big della destra e membri della Croce Rossa

Nel cerchio dei fedelissimi anche l’ex direttore della Sanità del Lazio, Andrea Urbani, indagato nell’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid

Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha dato il via alle assunzione dei primi 23 suoi collaboratori: tra questi spunta il nome di Giuliana Fini, figlia di Gianfranco, l’ex presidente della Camera dei deputati e leader di Alleanza Nazionale. Assunta in Regione, la 38enne aveva già lavorato con Rocca nell’ufficio cerimoniale quando il governatore del Lazio era capo della Croce Rossa internazionale. Poche ore fa il suo nome è comparso nella nota ufficiale indirizzata alla Direzione affari istituzionali e personale, firmata dal governatore, in cui viene chiesta l’assunzione dei 23 collaboratori «a tempo pieno e determinato fino alla fine della legislatura».


Nel cerchio dei fedelissimi

Tra big della destra ed esponenti di Croce Rossa, il cerchio dei fedelissimi di Rocca va pian piano formandosi. Oltre a Giuliana Fini, nella lista degli assunti compare anche il nome di Andrea Urbani, già direttore della Sanità del Lazio durante la legislazione di Renata Polverini, e indagato per il ruolo avuto successivamente al ministero della Salute nell’inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione dell’emergenza Covid. Presente nell’elenco anche Federico Rocca, noto esponente di Fratelli d’Italia, consigliere capitolino e presidente della Commissione trasparenza, che il presidente vuole impegnare nella comunicazione istituzionale. A seguire Daniele Belli, nipote dell’ex sindaco di Supino, ex deputato di Alleanza Nazionale, ex consigliere regionale ed ex portavoce di Francesco Storace; Andrea Signorini, ex consigliere municipale e marito dell’ex deputata leghista Sara de Angelis, passato a Fratelli d’Italia. E poi, proprio come Giuliana Fini, diverse personalità provenienti da Croce Rossa, come Riccardo Iotti e Silvia Amici.


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