Trump chiede il rinvio del processo per stupro: «I giudici sono influenzati dall’incriminazione di New York»

L’ex presidente degli Stati Uniti ha chiesto di ritardare di un mese l’inizio del processo in cui dovrà difendersi dalle accuse di violenza sessuale e diffamazione nei confronti dell’ex opinionista di “Elle Magazine” E. Jean Carroll

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto di ritardare di un mese l’inizio del processo in cui dovrà difendersi dalle accuse di violenza sessuale e diffamazione nei confronti dell’ex opinionista di Elle Magazine E. Jean Carroll. L’idea del tycoon americano è quella di lasciar passare un periodo di tempo dopo la storica incriminazione stabilita dalla corte di New York. Evento che secondo Trump è stato oggetto di una «copertura inondata di pregiudizi» da parte della stampa. Secondo quanto si legge in una lettere inviata dai legali di Trump al giudice Lewis Kaplan di Manhattan, la prima data utile per dare il via al processo sarebbe il 23 maggio prossimo. Solo così la sua posizione potrebbe ricevere una valutazione equa, sostiene.


L’accusa

Se non gli fosse concesso il rinvio, «troppi, se non la maggior parte dei giudici avrebbero le accuse di reato in mente nel giudicare la difesa del signor Trump contro le accuse della signora Carrol», informa la lettera, che continua, citata da Reuters: «I giudici sarebbero ancora influenzati dalla presunta relazione extraconiugale del Presidente Trump con Stormy Daniels, se il processo proseguisse come da programma». Che sia a breve o fra un mese, Trump andrà a processo a causa di un post pubblicato nell’ottobre del 2022 sul suo social network Truth in cuil’ex inquilino della Casa Bianca negava di aver violentato sessualmente la donna nel camerino di un negozio di abbigliamento tra il 1995 e il 1996. Nel post Trump ha accusato la giornalista di aver inventato la storia per promuovere il proprio libro What Do We Need Men For?. Il tycoon si è riferito all’evento narrato nel libro della 79enne definendolo «una bufala, una bugia, una truffa totale, una menzogna».


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