«Nessun messaggio di addio». L’Igor Novara Volley smentisce la ricostruzione dei media turchi sulle ultime ore di Julia Ituma

Smentita anche l’esistenza di un fidanzato o amico che avesse chiesto alle compagne di squadra di starle vicino

La società di pallavolo di Julia Ituma «smentisce categoricamente» le ricostruzioni circolate in merito alle ultime ore della giovane atleta. Lo fa dopo che i media turchi hanno dato notizia di un presunto «Addio» che Julia avrebbe scritto nel gruppo WhatsApp condiviso con la sua squadra, prima di essere trovata morta fuori dal Volley Hotel a Üsküdar, nella parte asiatica di Istanbul. La testata turca Hurriyet aveva aggiunto che la giovane avrebbe detto ai suoi compagni di squadra e all’allenatore della Igor Gorgonzola di non stare bene. 


La smentita

Tutti elementi contraddetti dall’Igor Novara Volley, in una nota: «Nessun messaggio di addio è stato inviato da Julia, in alcuna forma, a compagne di squadra, staff tecnico o dirigenza». Nello stesso comunicato, viene smentita a chiare lettere anche l’esistenza di un fidanzato o amico che avesse chiesto alle compagne di squadra di stare vicino a Julia, motivandolo con la tristezza della ragazza: «Sono da considerarsi assolutamente false anche le indiscrezioni secondo cui persone terze, preoccupate per le condizioni di Julia, avrebbero contattato prima della tragedia alcune compagne di squadra affinché le stessero vicino». Il messaggio, come viene spiegato, «viene diffuso per preservare e tutelare il proprio staff e le proprie atlete, già profondamente colpite dal dolore per la perdita di una compagna di squadra e amica». «Chiediamo una volta di più – conclude il comunicato – di rispettare il dolore di squadra, staff tecnico e societario, ricordando che in questo momento tutte le persone vicine a Julia sono a loro volta distrutte. Chiediamo inoltre di tutelare tutte le persone sopracitate, impedendo che illazioni di sorta possano essere effettuate nei commenti sui siti delle vostre testate e sugli account social collegati». Adesso il cellulare della giovane è in mano alla polizia turca, che avrebbe intanto chiuso le indagini e concesso il ritorno della salma in Italia per domani, mentre i familiari e i tecnici della squadra rimasti a Istanbul sono di ritorno oggi.


Il patron Leonardi: «Chiedete aiuto»

Il patron della squadra di volley Igor Gorgonzola Novara, Fabio Leonardi, ha voluto esprimere personalmente il dolore che la notizia della scomparsa di Julia ha provocato. «La tragica fine di Julia – ha scritto in una nota – ci ha lasciati attoniti, affranti e distrutti. Non conosciamo, perché non ci ha mai dato minimamente modo di sospettarne l’esistenza, e probabilmente non conosceremo mai il disagio e il dolore che Julia si portava dentro, pesante fino al punto di diventare insostenibile. Sappiamo bene però cosa ci lascia questa tragedia ed è il senso di impotenza». Sottolinea inoltre: «Sono fortemente scosso e da padre, provo un dolore profondo. Da quando ho iniziato l’avventura sportiva con la Igor Volley, ho sempre cercato di esprimere a tutte le ragazze e lo staff che si sono susseguiti negli anni, la mia vicinanza ed ho sempre sottolineato l’importanza di aprirsi e non tenersi tutto dentro. Oggi mi sento di ribadire fortemente questo messaggio: essere fragili o incontrare difficoltà nella vita è normale, ma bisogna sempre avere speranza e trovare il modo di superare le avversità anche con l’aiuto di altre persone». «Il mio ricordo di Julia è estremamente positivo», conclude Leonardi. Aggiungendo che, nonostante la diciottenne fosse arrivata solo da pochi mesi nella squadra, «aveva saputo farsi ben volere rapidamente: era una ragazza buona, intelligente, educata e rispettosa. Siamo vicini alla sua famiglia, cui non faremo mancare la nostra vicinanza, e ci stringiamo attorno alle compagne e allo staff, chiamati ora a convivere con un dolore atroce e che forse solo in parte può essere comprensibile all’esterno. Cercheremo di onorare al meglio la memoria di Julia sul campo da pallavolo, la sua più grande passione».

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