L’As Roma solleva dall’incarico Pietro Berardi «con effetto immediato»: l’ex CEO è indagato nell’inchiesta plusvalenze

La società sportiva sottolinea come la decisione non sia legata alla vicenda giudiziaria

«La Roma informa che gli organi societari competenti hanno preso la decisione di terminare, con effetto immediato, ogni rapporto tra Pietro Berardi, il club e le società appartenenti al gruppo. La società augura a Pietro il meglio per i suoi futuri incarichi». La società giallorossa ha comunicato la decisione di interrompere il rapporto lavorativo con l’amministratore delegato Pietro Berardi, al club da due anni e mezzo. Il dirigente risulta indagato nell’inchiesta sulle plusvalenze che ha portato alla perquisizione delle sede della Roma a inizio aprile, ma è stata la stessa società a sottolineare come la decisone non abbia a che fare con l’inchiesta. Berardi, secondo quanto emerso nel decreto di perquisizione e negli altri documenti giudiziari visionati da Ansa, sarebbe indagato insieme a Gandini, Fienga e Baldissoni per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti perché, secondo l’ipotesi degli inquirenti, avrebbero indicato «elementi passivi fittizi» per «evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto», avvalendosi «di fatture o altri documenti per operazioni (in tutto o in parte) inesistenti». Nella stessa inchiesta sono anche indagati l’ex presidente del club James Pallotta, l’attuale presidente Dan Friedkin e il vicepresidente Ryan Friedkin insieme ad altri manager. Berardi, laureato alla Bocconi, è stato analista finanziario in Generali Assicurazioni nel Sud America, ha lavorato per oltre 15 anni in ruoli di leadership negli Stati Uniti sia per Fiat Chrysler sia per Nissan e all’inizio del 2020 è stato nominato presidente e Ceo di Pirelli in Nord America prima del suo approdo nel club giallorosso.


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