Donbass Devushka, l’ex ufficiale Usa che si fingeva un’ebrea russa in cerca di donazioni per i separatisti

Un finto accento russo, foto ritoccate, molta attività social e richieste di donazioni per il Donbass dove affermava di vivere

Il 7 aprile 2022, nei primi mesi dall’inizio dell’invasione russa su vasta scala in Ucraina, compare un canale Telegram intitolato Donbass Devushka che inizia a condividere numerosi contenuti della propaganda filorussa e in particolare del gruppo Wagner. Il nome del canale, che conta oltre 68 mila iscritti, sarebbe lo pseudonimo utilizzato da una donna che sosteneva di essere ebrea russa di Lugansk. Dopo un anno di propaganda, c’è chi è risalito alla sua identità: un’ex impiegata della Marina degli Stati Uniti di nome Sarah Bils. A mettere in dubbio la sua credibilità erano stati alcuni errori come il luogo di nascita, che cambiava di volta in volta dalla Russia a Gaza. Oltre al canale Telegram, Bils gestiva diversi account social con altri nomi: Mila Medvedev, CheburekiVibes, MeatballSubZero, YuGopnik e GhostofLugansk. Attraverso il primo account, confermò su Patreon di operare con lo pseudonimo di Donbass Devushka.


Nel corso del 2022 ha persino discusso con altri propagandisti in alcuni podcast, discutendo delle svariate teorie del complotto contro l’Ucraina, dimenticandosi in certi casi di fingere l’accento russo. Un ulteriore elemento che ha portato a dubitare della sua origine russa o comunque non americana. A scovare la sua reale identità è stato il gruppo filoucraino noto come NAFO (North Atlantic Fella Organization) raccontata in un lungo articolo del sito Malcontentment.com.


Si sospetta che la donna abbia ideato l’intera messinscena per ottenere donazioni che, secondo gli utenti, dovevano essere destinati a favore del Donbass. Infatti, in un post Telegram vendeva articoli accettando pagamenti via Paypal, CashApp e criptovalute affermando chiaramente «All proceeds go to Donbass».

Una volta individuati e verificati i suoi social personali, il gruppo ha ottenuto il video di una call via Zoom legato al suo lavoro più attuale: un negozio di pesci tropicali. La voce è la stessa, ma senza accento russo. Il gruppo NAFO ha scoperto non solo la sua identità. Residente nel New Jersey, risulta divorziata. Attraverso il certificato di matrimonio del 2011, scoprono che non è nata in Russia o Ucraina, ma a Voorhees nel New Jersey. I genitori, intervistati da Malcontentment, hanno negato ogni legame con qualsiasi paese dell’ex blocco sovietico nonostante lei continui ad affermare di essere nata e cresciuta nel Donbass e di essersi poi trasferita negli Stati Uniti.

Dalla ricostruzione fornita da NAFO, risulterebbe essere una mitomane: dopo un incidente nel 2021 aveva iniziato a presentarsi come esperta di geopolitica con due lauree, ma il suo profilo Linkedin ne riportava soltanto una. Il nome Donbass Devushka è diventato particolarmente noto non per questa vicenda, ma per un canale Telegram di pochi iscritti con lo stesso nome che aveva condiviso alcuni documenti del cosiddetto Pentagon Leaks. Come riscontrato da Bellingcat, le immagini che aveva condiviso erano successive a quelle diffuse su altri canali, di scarsa qualità rispetto alle prime e manipolate. Le sue immagini erano state poi trasmesse dal conduttore di Fox News Tucker Carlson.

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