Assalto a Capitol Hill, il servizio fuorviante di Tucker Carlson in difesa dello sciamano QAnon e di Donald Trump

Il conduttore di Fox News, oltre ad omettere parti della vicenda, non si rende conto che una delle sue affermazioni viene smentita dagli stessi filmati

Un breve video tratto dal programma televisivo “Tucker Carlson Tonight”, in onda sul canale americano Fox News, mostra il noto sciamano QAnon, alias Jacob Chansley durante l’assalto di Capitol Hill insieme ad alcuni agenti. Immagini inedite, una parte delle oltre 40.000 ore di filmati concessi dal presidente della Camera Kevin McCarthy ai media. Secondo la narrazione del conduttore Tucker Carlson, noto sostenitore di Donald Trump, si sostiene che nessuno degli agenti abbia ostacolato Jacob Chansley durante la sua presenza all’interno dell’edificio. Il servizio trasmette un messaggio chiaro, ossia che ci sia stata una sorta di collaborazione tra gli agenti e lo sciamano, ma soprattutto che quest’ultimo sarebbe stato condannato in tribunale ingiustamente. Carlson, inoltre, descrive l’intera scena come un «caos per lo più pacifico». La ricostruzione fornita dal servizio di Fox News risulta del tutto fuorviante e omette numerosi dettagli già noti da oltre un anno anche senza i filmati inediti.

Per chi ha fretta

  • Il servizio sostiene che gli agenti di polizia avrebbero aiutato Jacob Chansley e che non abbiano mai tentato di fermarlo in quanto considerato pericoloso.
  • Il video mostra quanto già riportato nei documenti del processo a Jacob Chansley, dove gli agenti non lo stavano affatto aiutando.
  • Lo stesso Jacob ha confermato che gli agenti lo invitavano pacificamente a lasciare l’edificio, senza però riuscirci.
  • Gli agenti di Capitol Hill erano in estrema inferiorità numerica e avevano usato la forza solo in difesa e per mettere in salvo i membri del Congresso, il personale e i giornalisti presenti nell’edificio.
  • Tucker Carlson sostiene che sia in discussione come Jacob Chansley sia entrato nell’edificio.
  • Lo stesso servizio di Fox News mostra il momento, diversi minuti prima e senza indicarlo, in cui Jacob entra nell’edificio insieme ai primi rivoltosi che avevano sfondato porte e finestre.
  • Tucker Carlson insinua che Jacob sia stato condannato ingiustamente e che non sia affatto un violento terrorista, ma non riporta affatto il reato per il quale è stato condannato.
  • Jacob è stato condannato, dopo il suo patteggiamento, per aver interrotto le operazioni del Congresso, ottenendo una pena minore rispetto a quella che poteva rischiare.

Analisi

Ecco uno dei post dove viene condivisa una parte del servizio di Fox News:

Le immagini diffuse da Tucker Carlson, dello sciamano accompagnato e AIUTATO dalla polizia all’interno del Campidoglio americano, stanno facendo il giro del mondo.

Esse sono la dimostrazione che i soliti complottisti, che fin dall’inizio pensarono che si trattasse di una messinscena, avevano pienamente ragione.

FIDARSI DEI GIORNALI È BENE, NON FIDARSI DEI GIORNALI È MEGLIO !!!

Il testo del post riprende quello diffuso da un canale Telegram:

Le immagini diffuse da Tucker Carlson, dello sciamano accompagnato e AIUTATO dalla polizia all’interno del Campidoglio americano, stanno facendo il giro del mondo. Esse sono la dimostrazione che i soliti complottisti, che fin dall’inizio pensarono che si trattasse di una messinscena, avevano pienamente ragione.

Noi idraulici per l’occasione abbiamo riscritto un vecchio proverbio:

FIDARSI DEI GIORNALI È BENE, NON FIDARSI DEI GIORNALI È MEGLIO CAZZA!

La narrazione di Tucker Carlson

Riportiamo quanto affermato da Tucker Carlson sul sito di Fox News (archiviato qui) in merito al video (il grassetto è nostro):

Chiunque potrebbe guardare il video e farsi una propria idea. Il video che abbiamo mostrato ieri sera indica molto chiaramente che la polizia di Capitol Hill in alcuni casi ha scortato i manifestanti attraverso il Campidoglio come se stessero facendo un giretto. Lo hanno fatto con Jacob Chansley, il cosiddetto sciamano QAnon. Ad un certo punto, hanno persino provato ad aprire le porte chiuse per conto di Chansley.

Chansley è stato condannato a quattro anni di carcere per i suoi crimini in Campidoglio il 6 gennaio e il video che vi abbiamo mostrato ieri sera solleva l’ovvia domanda: perché? Su quali basi? Il video che vi abbiamo mostrato ieri sera mostra che l’agente Brian Sicknick non è stato picchiato a morte con un estintore dai manifestanti il ​​6 gennaio, come hanno spesso affermato i media e Liz Cheney. Il video mostra Sicknick che cammina per l’edificio, apparentemente in buona salute, dopo essere stato presumibilmente ucciso.

Secondo Fox News (archiviato qui) il servizio mandato in onda da Tucker Carlson sostiene che i filmati dimostrerebbero che i media e le istituzioni abbiano mentito sugli avvenimenti del 6 gennaio 2021, affermando che i sostenitori di Donald Trump abbiano visitato pacificamente l’interno dell’edificio come dei semplici turisti. Tucker dichiara che gli agenti si sarebbero comportati come «alleati» dello sciamano, e chiede pretestuosamente perché non abbiano fermato e arrestato una persona considerata come pericolosa. Non solo: nel servizio sostiene che sia in discussione su come Jacob Chansley sia entrato all’interno dell’edificio.

Come è entrato Jacob Chansley

Intorno al minuto 3:32 del servizio, Tucker afferma che «ancora oggi è in discussione» come Jacob Chansley sia entrato all’interno del Campidoglio. La risposta a questa domanda la troviamo intorno al minuto 1:12 dello stesso servizio di Fox News:

La scena del suo ingresso al Campidoglio è nota da tempo. Infatti, il filmato risulta consultabile su WebArchive.org fin dal 2021, dove viene mostrato l’ingresso dei primi assalitori del Campidoglio che sfondano le porte dopo essere entrati attraverso le finestre.

Le immagini confermano quanto riportano i documenti del processo. Di fatto, Jacob era entrato all’interno dell’edificio intorno alle ore 14:14 del 6 gennaio 2021, attraversando la porta sfondata dagli altri assalitori al primo piano del Campidoglio sul lato del Senato (pagina 4, punto 9):

9. The defendant was with the mob that approached the first floor of the U.S. Capitol building on the Senate side. Other members of the crowd broke two windows and crawled inside the building at approximately 2:13 p.m. Those rioters then broke open the door to the U.S. Capitol building between the two broken windows, setting off a loud alarm. The defendant then entered through the broken door at approximately 2:14 p.m. The defendant was one of the first 30 rioters inside the U.S. Capitol building.

Le difficoltà delle forze dell’ordine durante l’assalto

Come ricostruito dal Washington Post, esaminando le comunicazioni radio della polizia e sincronizzando ore di filmati, il numero degli agenti era insufficiente (alle 14:25 sul lato ovest erano visibili circa 9.400 persone di fronte ad appena 157 agenti), riscontrando numerose richieste di rinforzi durante tutto l’arco dell’assalto. Come dimostrato dalle immagini riprese e diffuse online, l’agente Michael Fanone venne letteralmente trascinato dalla folla mentre cercava, insieme ai suoi colleghi, di impedire il loro ingresso nell’edificio. I rivoltosi cercarono di varcare le porte facendo uso della violenza, utilizzando tubi di metallo prelevati da delle impalcature.

Secondo quanto dichiarato dal capo del sindacato della polizia del Campidoglio Gus Papathanasiou, come riportato dal Washington Post in un articolo dell’otto gennaio 2021, una volta violato l’edificio la priorità degli agenti fu quella di mettere in salvo i membri del Congresso, il personale e i giornalisti presenti dentro la struttura. Di fatto, gli agenti avevano perso il controllo dell’edificio, agendo con la forza in punti critici come l’aula della Camera, dove la polizia aveva bloccato gli accessi barricando l’entrata con banchi con diversi mobili e sedie. In quell’episodio, una donna di nome Ashli Babbitt tentò di superare il blocco nonostante gli avvertimenti, finendo per essere uccisa da un colpo di pistola sparato da uno degli agenti in borghese.

Il comportamento degli agenti con Jacob

Il video mostrato durante il servizio di Tucker Carlson non mostra alcun elemento di novità in merito ai fatti del 6 gennaio 2021. Negli stessi documenti del processo (pagina 4, punto 11) viene riportato come gli agenti abbiano interagito con Jacob con l’obiettivo di convincerlo a lasciare l’edificio:

11. At approximately 2:16 p.m., the defendant and other rioters ascended the stairs to the second floor to the Senate side of the U.S. Capitol building. In a clearing on the second floor, the defendant and other rioters were met by a line of U.S. Capitol Police officers, instructing them to peacefully leave the building. The defendant challenged U.S. Capitol Police Officer K. R. to let them pass, ultimately using his bullhorn to rile up the crowd and demand that lawmakers be brought out.

Jacob e altri rivoltosi avevano incontrato gli agenti di polizia del Campidoglio, una volta saliti nel secondo piano sul lato del Senato, ma questi li avevano invitati pacificamente a lasciare l’edificio. Secondo lo stesso documento, contenente l’ammissione di colpevolezza, Jacob rifiutò l’offerta degli agenti e utilizzò il suo megafono per incitare la folla. Il documento prosegue così (pagina 5, punti 12-13-14-15):

12. Instead of obeying the instructions of the U.S. Capitol Police to leave the building. the defendant traversed another staircase to the third floor of the Senate side of the U.S. Capitol building. At approximately 2:52 p.m., the defendant entered the Gallery of the Senate alone. The defendant then proceeded to scream obscenities in the Gallery, while other rioters flooded the Chamber below.

13. The defendant then left the Gallery and proceeded down a staircase in an attempt to gain entry to the Senate floor. There, the defendant once again encountered Officer K.R., who once again asked him to leave the building. The defendant insisted that others were already on the Senate floor and he was going to join them. Officer K.R. then followed the defendant on to the Senate floor.

14. The defendant then scaled the Senate dais, taking the seat that Vice President Mike Pence had occupied less than an hour before. The defendant proceeded to take pictures of himself on the dais and refused to vacate the seat when Officer K. R., the lone law enforcement officer in the Chamber at the time, asked him to do so. Instead, the defendant stated that “Mike Pence is a fucking traitor” and wrote a note on available paper on the dais, stating “It’s Only A Matter of Time. Justice Is Coming!”

15. After Officer K. R. again asked the defendant to vacate the seat, the defendant remained, calling other rioters up to the dais and leading them in an incantation over his bullhorn, which included giving thanks for the opportunity “to allow us to send a message to all the tyrants, the communists, and the globalists, that this is our nation, not theirs, that we will not allow America, the American way of the United States of America to go down.” The defendant went on to say “[t]hank you for allowing the United States of America to be reborn. Thank you for allowing us to get rid of the communists, the globalists, and the traitors within our government.”

Rifiutandosi di eseguire le richieste degli agenti, Jacob prosegue il suo percorso all’interno dell’edificio fino al terzo piano, entrando all’interno della galleria del Senato dove iniziò ad urlare oscenità. Successivamente, lo sciamano incontra nuovamente gli agenti mentre scende dalla galleria per dirigersi all’interno dell’aula del Senato, rifiutando nuovamente di lasciare l’edificio. Il documento riporta che un solo agente ha seguito Jacob all’interno dell’aula, invitandolo a scendere dal posto del vicepresidente Mike Pence. Lo sciamano rifiutò di eseguire la richiesta, affermando che «Mike Pence è un fottuto traditore», invocando poi gli altri rivoltosi a raggiungerlo sul palco proferendo le seguenti parole: «Grazie per aver permesso la rinascita degli Stati Uniti d’America. Grazie per averci permesso di sbarazzarci dei comunisti, dei globalisti e dei traditori all’interno del nostro governo». Infine, lasciò un foglio sulla scrivania del vicepresidente: «È solo questione di tempo, la giustizia sta arrivando». Solo intorno alle 15:09 l’agente venne raggiunto da altri suoi colleghi per allontanare Jacob e gli altri presenti (pagina 6, punto 16):

16. Finally, at approximately 3:09 p.m., other law enforcement officers arrived to support Officer K. R., and cleared the defendant and other rioters from the Chamber.

Le dichiarazioni di Jacob

Nei giorni successivi, Jacob rilasciò alcune interviste dove non si dichiarava d’accordo con il definire il gesto dei rivoltosi un assalto al Campidoglio, ma un modo per «riportare Dio al Senato». In un’intervista a NBC News dichiarò che considerava come una vittoria la fuga dei traditori «con addosso le maschere antigas e ritirati all’interno del loro bunker sotterraneo» (pagina 6, punto 18).

Il patteggiamento e l’effettiva condanna di Jacob

L’intera ricostruzione è stata confermata dallo stesso Jacob, come riportato a pagina 7 del documento:

I have read this factual proffer, understand it, and agree that it is true and accurate. While it is not a complete recitation of all that I did or all that I know, it represents some of my conduct and some of my knowledge concerning my own involvement in illegal activity. No threats have been made to me nor am I under the influence of anything that could impede my ability to understand this factual proffer fully.

Tucker si domanda come mai, di fronte ai video mostrati, Jacob sia stato condannato. Le accuse formulate contro lo sciamano sono le seguenti, consultabili dal sito del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti:

Civil Disorder; Obsrtuction of an Official Proceeding; Entering and Remaining in a Restricted Building; Disorderly and Disruptive Conduct in a Restricted Building; Violent Entry and Disorderly Conduct in a Capitol Building; Parading, Demonstrating, or Picketing in a Capitol Building

Alla fine, Jacob si dichiarò colpevole e condannato per uno dei reati contestati, quello riguardante l’aver ostacolato un procedimento ufficiale del Congresso: infatti, l’assalto aveva di fatto costretto la sospensione del conteggio dei voti del Collegio elettorale utile alla certificazione dell’elezione del nuovo presidente Joe Biden. Questo è quanto riportato nel documento relativo al patteggiamento di Jacob, dove si legge che la condanna poteva essere di gran lunga superiore per quel singolo reato:

Your client understands that a violation of 18 U.S.C. 1512(c)(2) carries a maximum sentence of 20 years of imprisonment; a fine of $250,000 or twice the pecuniary gain or loss of the offense, pursuant to 18 U.S.C. § 3571(b)(3); a term of supervised release of not more than 3 years, pursuant to 18 U.S.C. § 3583(b)(2); and an obligation to pay any applicable interest or penalties on fines and restitution not timely made.

Conclusioni

Di fatto, il servizio mandato in onda durante il programma “Tucker Carlson Tonight” (For News) mostra delle scene inedite dell’assalto a Capitol Hill, ma il racconto fornito dal conduttore risulta del tutto fuorviante. Nessuna delle riprese dimostra che ci sia stata una sorta di messinscena, come sostengono diversi utenti, così come non dimostra una presunta innocenza e un’ingiusta condanna nei confronti di Jacob Chansley. Tucker Carlson omette diversi elementi già noti, riportato sia nei video che nei documenti pubblici e disponibili fin dal 2021 a seguito dell’assalto. Inoltre, risulta fuorviante il commento del conduttore in merito ad un atteggiamento pacifico da parte dei rivoltosi.

Valutazione generale: CONTESTO FALSO” – Inizialmente “Contesto mancante” [«Contenuti che implicano una dichiarazione falsa senza esprimerla direttamente. Clip o estratti da contenuti multimediali autentici non alterati che tuttavia distorcono il significato dei contenuti originali per esprimere false affermazioni (Esempio: un clip video non alterato di un gruppo che afferma di protestare pacificamente, mentre la versione originale del video mostra lo stesso gruppo che istiga alla violenza)»], ma il conduttore sostiene che ci sia stato un aiuto da parte degli agenti alimentando, senza alcuna prova, una teoria del complotto [«Contenuto senza nessuna base nei fatti. Affermazioni impossibili o non considerabili come una rappresentazione di qualcosa di realmente accaduto o detto. Teorie del complotto che attribuiscono la causa di un evento all’opera segreta di individui o gruppi, che possono citare informazioni vere o non verificabili, ma presentano conclusioni inverosimili. Immagini, audio o video autentici, ma offerti come prova di un evento diverso.»] (link).

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