Cattura di Jj4, perché i cuccioli sono stati lasciati liberi

Dalla scorso marzo i tre cuccioli al seguito dell’orsa che ha ucciso Andrea Papi erano usciti dalla tana e avevano iniziato lo svezzamento. Secondo gli esperti stavano per abbandonare la madre e vivere in autonomia

Nella trappola a tubo con cui è stata catturata questa notte l’orsa Jj4 vicino alla Val Meledrio sono finiti anche tre cuccioli, che sono stati lasciati in libertà, perché considerati autonomi anche se in fase di svezzamento. Una decisione che vede d’accordo buona parte degli esperti, a cominciare dal dirigente della Protezione civile del Trentino, Raffaele De Col, che ha spiegato come si svolta l’operazione di cattura dell’orsa che ha ucciso Andrea Papi: «Si è trattato di un lavoro selettivo, di pazienza, complicato dalla presenza dei tre cuccioli del preso compreso tra i 35 e 40 chilogrammi. Due cuccioli sono entrati nella trappola assieme alla madre e poi sono stati rilasciati. Si tratta di esemplari ormai autonomi che si sono allontanati immediatamente». Come ha spiegato poi a Repubblica il zoologo Filippo Zibordi, che ha collaborato al progetto Life Ursus in Trentino, sotto accusa dopo la morte del runner, i cuccioli di Jj4 potrebbero essere nati tra gennaio e febbraio 2022. L’orsa «li ha nutriti di solo latte materno fino a marzo o aprile 2022, poi hanno incominciato a entrare e uscire dalla tana perché inizia la fase dello svezzamento, ius cui si alimentano con altro cibo. Lo svezzamento in genere è completo nei mesi successivi». La decisione quindi di lasciarli liberi sarebbe quindi in linea con il naturale corso della loro vita: «Dire che adesso i giovani di Jj4 erano in procinto di abbandonare la madre e diventare solitari – ha aggiunto Zibordi – come è nella natura degli orsi. Di sicuro hanno ottime chance di sopravvivenza».


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