Abbattimento dell’orsa Jj4, ora gli animalisti querelano Fugatti per istigazione a delinquere e tentato delitto

Per il Partito animalista europeo, il presidente della provincia di Trento avrebbe confermato la decisione di uccidere tre orsi ignorando le altre soluzioni possibili

Il Partito animalista europeo ha querelato il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, per i reati di istigazione a delinquere e delitto tentato in seguito al decreto di abbattimento dell’orsa Jj4 che ha ucciso il runner Andrea Papi in Val di Sole. L’atto è stato depositato oggi, sabato 15 aprile, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trento per il tramite degli uffici dei Carabinieri Legione Lazio dal Partito Animalista Europeo. Per il presidente del partito animalista, Stefano Fuccelli, «Emerge in maniera chiara la commissione dei delitti riguardante l’istigazione a delinquere, sia nella forma consumata che in quella del tentativo. Appare evidente – spiega Fuccelli – che il presidente Fugatti abbia voluto istigare alla commissione di un’ipotesi di reato ben precisa, ovvero quella di cui all’art. 544-bis c.p., diretta a sanzionare penalmente l’uccisione di animali, non configurandosi, oltretutto, lo stato di necessità vista la disponibilità delle associazioni di trasferire in altre regioni, sin da subito, gli orsi incriminati, nell’intento di risolvere il problema relativo alla tutela dell’incolumità pubblica. Nonostante Fugatti fosse a conoscenza delle proposte di adozione, ha confermato la decisione di uccidere non solo Jj4 ed Mj5 ma anche un terzo orso», affonda il colpo il presidente del partito animalista europeo, confidando «nelle competenza e terzietà dei magistrati di Trento» e auspicando «una giusta condanna».


La diatriba col Tar sul (mancato) abbattimento

Nella giornata di ieri, venerdì 14 aprile, il tribunale amministrativo regionale di Trento aveva sospeso l’ordinanza di abbattimento dell’orsa Jj4. Decisione, questa, bollata come «inaccettabile» dal presidente della Provincia di Trento che se n’era assunto in prima persona la responsabilità. «Il decreto del Tar è sorprendente di fronte al decesso di una persona. Da parte nostra ciò che ci preoccupa è la sicurezza dei cittadini, e le scelte fatte fino ad ora vanno in quella direzione. Noi possiamo chiedere la revoca del decreto, fornendo le documentazioni richieste (che riteniamo di poter depositare entro lunedì prossimo)», ha detto Fugatti durante la conferenza stampa svolta al termine di un incontro con i sindaci della Val di Sole e con gli esponenti della Comunità di valle.


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