Orsi in Trentino, il Tar sospende l’ordinanza di abbattimento di Jj4

Il Tribunale ha accolto il ricorso della Lega Anti Vivisezione, che nei giorni scorsi aveva proposto di trasferire l’orso in un rifugio sicuro

Il tribunale amministrativo regionale di Trento ha sospeso l’ordinanza di abbattimento dell’orsa Jj4. Lo scrive l’agenzia di stampa Agi, che cita fonti legali della Lega Anti Vivisezione (Lav Italia). Nei giorni scorsi, l’associazione aveva inviato sia a Fugatti che al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin la proposta di trasferimento di Jj4 in un rifugio sicuro. Come riferisce la Lav, rappresentata dall’avvocato Linzola, il Tar ha accolto le motivazioni formulate dalla stessa Lega. Nei confronti dell’orsa Jj4 il presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti aveva ordinato cattura ed abbattimento dopo l’aggressione mortale nei confronti del runner trentino Andrea Papi. Due anni fa, il Tar annullò la prima ordinanza che decretava la morte di Jj4 dopo un’aggressione a padre e figlio nei boschi. Fabio e Christian Misseroni hanno ricordato i fatti dopo la morte di Papi.


I tre orsi «problematici» del Trentino

Secondo l’Ispra, ad oggi sono tre gli orsi che vivono in Trentino e sono considerati «problematici». Si tratta della femmina JJ4 e dei due maschi Mj5 e M62. Il Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali (Pacobace), che contiene una tabella per classificare l’indice di pericolosità degli animali, chiarisce quali sono i criteri per definire un orso «problematico». Tra gli elementi da tenere in considerazione ci sono la storia del soggetto e i suoi eventuali precedenti di comportamento anomalo. La valutazione, precisano gli esperti, «va condotta caso per caso, tenendo conto non solo della chiave interpretativa circa il grado di problematicità fornita dalla tabella».


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