Inquinamento, il Nord Italia resta maglia nera in Europa. «Troppe scuole senza aree verdi: azioni urgenti per proteggere i bambini» – Il report

L’ultimo rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente inchioda (anche) il nostro Paese: «Oltre 1.200 minori» vittima ogni anno di avvelenamento atmosferico

La Pianura Padana è tra le regioni europee con i più alti livelli di particolato, Pm10 e Pm2.5, nell’atmosfera. A confermarlo è l’ultimo rapporto sull’inquinamento atmosferico pubblicato dall’Agenzia europea per l’ambiente, basato su dati definitivi 2021 e preliminari per il 2022. La zona del nord Italia è inclusa nel gruppo di regioni Ue, soprattutto nell’area centro-orientale, con le più elevate concentrazioni di particolato, a causa dell’utilizzo del carbone per il riscaldamento e la produzione industriale. Secondo il report è il biossido di azoto, le cui emissioni sono causate principalmente dal traffico, a caratterizzare l’aria «di tutte le più grandi città del Continente», mentre alte concentrazioni di ozono interessano soprattutto l’Italia e il bacino del Mediterraneo «per via del ruolo dell’irradiazione solare e del calore nella formazione di questo gas». L’Agenzia europea riconosce che sono stati compiuti passi avanti nel corso degli ultimi anni, che però non si mostrano sufficienti: «I superamenti degli standard di qualità dell’aria Ue sono diffusi nonostante i miglioramenti, con concentrazioni ben al di sopra delle ultime raccomandazioni dell’Oms», spiega il report. «Il 97% della popolazione urbana europea è stata esposta a concentrazioni di particolato fine superiori al livello di riferimento stabilito dall’Organizzazione mondiale della sanità».


I bambini prime vittime dell’inquinamento

Il report rileva come soprattutto il traffico, riscaldamento ed emissioni industriali, siano le principali fonti di smog nei 27 Paesi Ue e in in Islanda, Norvegia, Svizzera e Turchia. Una situazione che danneggia inevitabilmente anche i più piccoli. Secondo le nuove stime dell’Agenzia europea dell’Ambiente ogni anno oltre 1.200 minori in Europa sono vittime dell’inquinamento atmosferico. Per questo l’appello è ai governi: «Sono necessari specifici interventi per la protezione di bambini e adolescenti, come la creazione di “zone di aria pulita” intorno alle scuole», scrive l’Aea. Quella delle aree verdi attorno alle scuole nelle città europee è una delle questioni più urgenti su cui l’Agenzia si concentra. Secondo i dati raccolti, in media nell’Ue poco più del 10% dell’area entro un raggio di 300 metri dalle strutture educative è verde, e solo il 6% è coperto da alberi. Ma gli istituti con i dintorni più verdi tendono ad essere nel Nord Europa. In Italia, in città come Milano, Bari e Napoli, meno del 5% dell’area entro un raggio di 300 metri dalle scuole è verde. Va meglio a Roma, Firenze e Bologna, dove la percentuale è tra il 5 e il 10%.


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