Addio a Giuditta Dembech, la «custode» delle memorie di Gustavo Rol aveva 75 anni

La ricercatrice esoterica che ha raccontato i grandi misteri del mondo paranormale era la biografa del più grande sensitivo italiano senza il cui parere non prendevano decisioni né Gianni Agnelli, né Cesare Romiti

È morta a 75 anni Giuditta Dembech, la ricercatrice esoterica di Torino Città Magica e custode delle memorie di Gustavo Rol, il più grande sensitivo italiano, senza il cui parere non prendevano decisioni né l’avvocato Gianni Agnelli, né Cesare Romiti e neppure il regista Federico Fellini. La ricercatrice che ha esplorato per tutta la vita gli “abissi” del mondo esoterico raccontando i (grandi) misteri del paranormale, soffriva da tempo di una grave forma di diabete e negli ultimi tempi le sue condizioni di salute si erano aggravate. Diventata negli anni il punto di riferimento della corrente New Age italiana e autrice di 28 libri di grande successo, il primo a 26 anni intitolato Musiné Magico, Dembech è morta – scrive La Stampa – alle due di notte nell’ospedale Gradenigo del capoluogo piemontese in cui era ricoverata. Dai programmi radiofonici agli articoli di giornale, spiegava con linguaggio semplice i fenomeni medianici e i racconti dell’aldilà: «La mia curiosità innata mi ha sempre condotta ai confini del conosciuto, su quella sottile linea di demarcazione che divide la vita di tutti i giorni dall’ignoto, dall’inesplorato, tra l’al di qua e l’aldilà», si legge nel suo sito. «In Italia – scrive – ero ancora in anticipo sui tempi, ma orma sapevo cosa avrei voluto fare da grande: la ricercatrice dell’occulto». Sarà possibile darle l’ultimo saluto giovedì 27 aprile, alle 11 e 30 nella parrocchia Immacolata Concezione San Donato.


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