Milano, ragazza violentata alla stazione Centrale in un ascensore. Fermato un uomo

La violenza sarebbe avvenuta giovedì 27 aprile intorno alle 6 di mattina

Gli abusi, gli schiaffi, il tentativo di un rapporto sessuale completo. Per mezz’ora una donna franco-marocchina di 36 anni ha dovuto fronteggiare il suo aggressore, che l’ha abbracciata, colpita al volto e palpeggiata nella cabina ascensore della stazione Centrale di Milano. L’uomo, un 27enne senza documenti, è stato fermato poche ore dopo l’aggressione a qualche decina di metri, tra le aiuole del cortile antistante. L’episodio è avvenuto intorno alle 5.40 di giovedì 27 aprile, quando la donna si trovava in stazione per prendere un treno diretto a Parigi. Nelle immagini delle telecamere, a disposizione ora degli inquirenti, viene ripresa la scena in cui l’uomo approccia la vittima, la stringe, la strattona, la tocca nelle parti intime e la schiaffeggia, mentre lei cerca di respingerlo e divincolarsi. Poi si rannicchia, in lacrime, e nei filmati si vedrebbero anche dei viaggiatori passare loro accanto senza fermarsi. Fino a quando uno dei passanti avverte un vigilante, che a sua volta allerta gli agenti di polizia, i quali intervengono e prestano soccorso alla donna, che si trova vicino a uno degli ascensori della Stazione. La 36enne, che aveva tentato di far suonare l’allarme presente nella cabina, è in stato di shock e agli agenti rivolge solo poche parole in francese, ma sono le immagini a parlare. L’uomo, come detto, è stato individuato nel giardinetto tra la stazione e via Vittor Pisani: senza documenti è stato difficile identificarlo e non è mai stato censito in Italia. Né ha fornito alcuna versione ai poliziotti. Ora si trova in carcere in attesa dell’interrogatorio di convalida. Sul caso indagano la procura e la Polfer. La 36enne è stata poi portata al Fatebenefratelli per le prime medicazioni, poi alla Mangiagalli dove c’è l’Svs, il servizio che presta soccorso alle vittime di violenze.


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