Open to Meraviglia, l’ultima gaffe fa infuriare l’assessora di Vittorio Veneto: spunta la foto sbagliata di un’altra città

L’assessora alla Cultura di Vittorio Veneto, oltre che storica dell’arte, Antonella Uliana è rimasta incredula davanti all’errore: «Aspetto ancora che sostituiscano la foto»

«Ma no! È mai possibile che sul sito ufficiale del Turismo in Italia Vittorio Veneto sia identificata con una foto dei Buranelli di Treviso?! Pazienza la Venere di Botticelli travestita da influencer ma un’immagine di Vittorio Veneto proprio non si trova da quelle parti?». Con queste parole l’assessora alla Cultura di Vittorio Veneto, Antonella Uliana, va su tutte le furie di fronte alla foto del canale dei Buranelli di Treviso nella pagina dedicata a Vittorio Veneto, all’interno dello spot pubblicitario del Ministero del Turismo. Che in questi giorni è stato inondato di critiche per l’utilizzo della Venere come influencer. “Solo” una gaffe in più che si aggiunge alla lunga lista intestata al ministero. Oltre a questa e alle tante dei giorni scorsi, come le immagini prese da stock sloveni per rappresentare l’Italia e gli errori di traduzione nelle varie lingue fatte dai traduttori automatici, anche Conegliano ieri è apparsa accompagnata da una foto della frazione della Guia di Valdobbiadene.


«Attendo ancora la sostituzione…»

L’assessora Uliana, che è anche un’esperta di storia dell’arte, prima di sobbalzarare dalla sedia per il grossolano errore della foto della sua città, già si era unita alle critiche contro la Venere influencer. «Da sempre le opere d’arte sono servite ai creativi e agli artisti come spunto di riflessione e per portare avanti un loro discorso», ha premesso Uliana. «Il punto di partenza è sempre l’arte che ci ha preceduto, ma farne l’elemento fondamentale in quel modo di una campagna del ministero del Turismo per rappresentare l’Italia è molto riduttivo», ha concluso. Nel frattempo, l’assessora fa sapere di essere in attesa «della sostituzione dell’immagine dei Buranelli con uno dei bellissimi scorci della nostra città».


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