La deputata FdI Ambrosi chiede di togliere l’autovelox dopo 7 multe: «Ero in campagna elettorale, dovevo correre»

La parlamentare ha anche presentato un’interrogazione contro l’autovelox che secondo lei non sarebbe a norma. Ma il sindaco di Torri del Benaco le risponde: «Anch’io multato, ma non ho fatto ricorso: mi sono dato del pirla»

L’autovelox «dei record», come è stato ribattezzato, continua a tormentare gli automobilisti che passano da Pai, frazione di Torri del Benaco, sulla sponda veronese del lago di Garda. Tra loro c’è anche Alessia Ambrosi, deputata di Fratelli d’Italia. Negli scorsi mesi, la parlamentare 41enne avrebbe ricevuto ben sette verbali, di cui quattro per aver raggiunto una velocità di 90 all’ora su una strada con il limite fissato a 50 km/h. A rivelarlo è il sindaco del piccolo comune in provincia di Verona, Stefano Nicotra, secondo cui le infrazioni sarebbero state «giustificate dalla deputata come necessità, perché era in campagna elettorale e doveva correre». A febbraio, Ambrosi ha presentato un’interrogazione alla Camera. L’obiettivo? Togliere una volta per tutte l’autovelox di Torri del Benaco, che – a suo dire – non sarebbe a norma di legge. «L’autovelox di Pai sta penalizzando fortemente i residenti dei comuni limitrofi, per la maggior parte lavoratori pendolari, che percorrono quotidianamente la Gardesana – ha scritto Ambrosi nella sua interrogazione –. Quella strada non possiede i requisiti previsti dalla vigente normativa, considerato che l’installazione degli autovelox fissi è consentita soltanto lungo le cosiddette “strade a scorrimento”, ovvero carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico». A risponderle nel merito è il sindaco di Torri del Benaco, che assicura: «L’autovelox è regolarissimo, c’è la documentazione che lo dimostra e la porteremo in procura». Non solo: pare che gli autovelox installati lungo la Gardesana – che generano circa un centinaio di multe ogni giorno – non abbiano risparmiato nemmeno i sindaci della zona: «Anch’io ho preso 9 multe all’autovelox di Punta San Vigilio, nel Comune confinante al mio, ma non ho certo pensato di ricorrere. Mi sono solo dato del pirla», ha commentato Nicotra.


Credits foto: ANSA/Riccardo Antimiani


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