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Da Parigi a Bruxelles, la regia della disinformazione russa dietro le manifestazioni anti-Nato in Europa. L’inchiesta di Le Monde

07 Maggio 2023 - 21:37 Redazione
Nei documenti scritti dai servizi segreti di Putin i movimenti degli pseudo dimostranti con cartelli contro Kiev e Ankara

Un’operazione finissima organizzata dai servizi segreti russi per screditare l’Ucraina, l’Unione europea e la Turchia. A rivelare l’ennesima operazione di disinformazione russa in Europa è il quotidiano francese Le Monde: nell’inchiesta dettagliata il quotidiano francese racconta di finti dimostranti infiltrati nelle manifestazioni di diverse capitali europee per protestare contro l’Ucraina e contro il presidente turco Erdogan. Nell’indagine portata avanti insieme con Dossier Center, il media online dell’opposizione russa e altri media europei, i giornalisti hanno avuto modo di ottenere e visionare documenti scritti dagli stessi servizi segreti russi. Da quanto raccolto emerge per esempio che un uomo apparso nella manifestazione in Place de la Republique a Parigi lo scorso 11 febbraio contro la riforma delle pensioni di Macron con cartelli contro il finanziamento della guerra in Ucraina era un finto manifestante fatto infiltrare da Mosca.

Stessa storia per la manifestazione del 5 marzo nel 18° arrondissement contro la Turchia: l’uomo è stato fotografato, ripreso e diffuso su Facebook, TikTok e YouTube con bandiera ucraina e saluto nazista. All’interno dei documenti visionati dal gruppo d’inchiesta anche la dichiarata necessità «di far leva sulle tensioni in atto tra Turchia ed Unione Europea», e questo «anche in relazione al processo di adesione della Svezia alla NATO», mettendo in atto dimostrazioni con persone che bruciano bandiere o che scrivono slogan anti Erdogan nelle città europee. «Parte della campagna di disinformazione russa consiste nel fare leva su tensioni reali, come quelle già esistenti tra Turchia e Germania o tra Turchia e Francia, in questo tipo di guerra ibrida», spiega un funzionario dell’intelligence europea specializzato in operazioni simili e citato da Le Monde in modo anonimo.

Come si muoverebbero i finti dimostranti

Secondo quanto riportato dall’inchiesta inoltre, dal dicembre 2022 ad oggi ci sarebbero state almeno dieci azioni contro l’Ucraina organizzate a tavolino da Mosca in alcune città europee come Parigi, L’Aia, Madrid, Bruxelles e poi diffuse sui social network. Tutte le operazioni si sarebbero svolte con la stessa dinamica: alcuni uomini si recano a manifestazioni che nulla hanno a che vedere con la guerra in Ucraina e si fotografano tra la folla con cartelli e messaggi identici: «NATO smetti di bombardare Donetsk»; o ancora: «Non inviare più armi all’Ucraina! Zelensky sta bombardando Lugansk e Donetsk». un gruppo di pseudo dimostranti tra l’altro molto attivo: uno di loro presente a una manifestazione sul clima all’Aia lo scorso 28 gennaio, è comparso a Bruxelles solo tre giorni dopo nel mezzo di una protesta intersindacale degli operatori sanitari.

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