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No! Zelensky non ha cancellato le festività del primo e del 9 maggio in Ucraina

08 Maggio 2023 - 15:34 David Puente
L'evento reale a cui i post possono riferirsi è la legge marziale attualmente in vigore in Ucraina, che dà ai datori di lavoro di far lavorare i dipendenti anche in quei giorni

«Zelensky ha cancellato due festività: 1° maggio, festa dei lavoratori e 9 maggio (vittoria sul nazismo nella II Guerra mondiale). Stiamo aiutando un fascista!» si legge in uno dei tanti post Facebook che probabilmente riprende la presunta notizia da un tweet di Angelo d’Orsi, docente dell’Università di Torino. Un’informazione che, di fatto, risulta errata.

Per chi ha fretta

  • Secondo diversi utenti sui social, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avrebbe cancellato la festa dei lavoratori (1 maggio) e il giorno della vittoria (9 maggio) in Ucraina.
  • Le festività non risultano cancellate, rimanendo presenti sia sul calendario sia nelle leggi che regolano il lavoro in Ucraina.
  • L’evento reale a cui i post possono riferirsi è la legge marziale attualmente in vigore in Ucraina, che dà ai datori di lavoro la possibilità di far lavorare i dipendenti anche in quei giorni.
  • Esiste una proposta di legge dell’opposizione per annullare le feste, considerate legate al passato sovietico.
  • Quando la legge marziale non sarà più in vigore, la situazione tornerà regolare.

Analisi

Ecco alcuni dei post pubblicati via Facebook (qui, qui e qui):

«Zelensky ha cancellato due festività: 1° maggio , festa dei lavoratori e 9 maggio (vittoria sul nazismo nella II Guerra mondiale). Stiamo aiutando un fascista!»

«Apprendo da Marx 21 che il guitto Zelensky ha cancellato due festività come il 1° maggio e il 9 maggio (vittoria sul nazismo nella Seconda Guerra mondiale): sarebbero una “eredità del regime sovietico”. Si profila sempre più nettamente che il “regime” è proprio quello di Zelensky. Ma noi continuiamo a sostenere la “democrazia” Ucraina.»

I post riprendono parte del tweet pubblicato il 28 aprile 2023 da d’Orsi:

Zelensky ha cancellato due festività: 1° maggio e 9 maggio (vittoria sul nazismo nella II Guerra mondiale), in quanto “eredità del regime sovietico”. Si profila sempre più nettamente che il “regime” è quello di Zelensky. E noi continuiamo a sostenere la “democrazia” ucraina!

Nessuna festività è stata cancellata

Secondo il calendario delle festività ufficiali in Ucraina, pubblicato sul sito ufficiale della Verkhovna Rada, attualmente le date del primo e del 9 maggio 2023 risultano giorni festivi (rispettivamente festa del lavoro e “Giorno della vittoria sul nazismo nella seconda guerra mondiale”).

Nel sito dell’Ufficio per la sicurezza dello Stato dell’Ucraina troviamo tutte le festività, inclusa quella del 9 maggio 2023.

A causa del conflitto ad opera dell’invasione russa in Ucraina, ai sensi della legge del 15 marzo 2022, durante il periodo in cui vige la legge marziale tali festività saranno considerate giorni lavorativi per i dipendenti pubblici. Risulta, inoltre, attiva un’altra festività introdotta nel 2015 dal governo Poroshenko: quella dell’otto maggio nota come “Giornata del ricordo e della riconciliazione” dove, oltre a festeggiare la resa della Germania nazista, si celebra l’impresa del popolo ucraino per il suo contributo nella coalizione anti-hitler.

La proposta di legge dell’opposizione

Questa storia ha un fondo di verità. Il 13 febbraio 2023 una parlamentare della Verkhovna Rada, l’oppositrice Oksana Savchuk del partito Svoboda, aveva presentato un progetto di legge che proponeva di annullare le celebrazioni dell’8 marzo, del primo e del 9 maggio. Allo stesso tempo, la parlamentare propone l’introduzione di nuove festività ucraine «rimuovendo l’eredità del passato coloniale sovietico».

Trattandosi di una proposta di legge presentata dall’opposizione, e non risultando appoggiata dalla maggioranza o dal governo di Zelensky, risulta tutt’oggi difficile che venga votata e approvata in Parlamento.

Conclusioni

Secondo diversi utenti sui social, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avrebbe cancellato la festa dei lavoratori (1 maggio) e il giorno della vittoria (9 maggio) in Ucraina. Le festività non risultano cancellate, rimanendo presenti sia sul calendario sia nelle leggi che regolano il lavoro in Ucraina. L’evento reale a cui i post possono riferirsi è la legge marziale attualmente in vigore in Ucraina, che dà ai datori di lavoro la possibilità di far lavorare i dipendenti anche in quei giorni. Esiste poi una proposta di legge dell’opposizione per annullare le feste, considerate legate al passato sovietico. Quando la legge marziale non sarà più in vigore, la situazione tornerà regolare.

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